Reddito minimo o come altri lo definiscono "assegno universale" per gli over 55, ricalcolo contributivo, prepensionamenti in cambio di Pensioni più leggere o uscita a 62 anni di età con 35 di contributi, quota 41, quota 100, estensione dell'opzione donna, ecco le proposte che si rincorrono in questi giorni e che vanno per la maggiora. Un mix di idee ed ipotesi che non fanno dormire sonni tranquilli agli addetti ai lavori cui compete l'onere della scelta, figurarsi poi a chi a quelle ipotesi si è aggrappato da tempo con la speranza di poter essere collocato a riposo, a quel riposo meritato ed agognato.

Tra Boeri a Damiano si gioca la partita sulle modifiche alla legge Fornero per precoci, over 55 disoccupati e giovani

C'è chi come il presidente dell'Inps, il professor Tito Boeri, sostiene la necessità di rendere più flessibili i meccanismi per l'uscita dal mondo del lavoro, non solo per superare quegli irrigidimenti previsti nella legge Fornero vigente per coloro che devono aspettare di più per andare in pensione, ma anche per rilanciare la tanto conclamata "staffetta generazionale". Il presidente Boeri in questi giorni ha annunciato e ribadito un piano INPS che dovrebbe prevedere quelle indicazioni che lui reputa eque e sostenibili anche per le vuote casse dello Stato.

C'è inoltre chi sostiene le ipotesi di Damiano dell'uscita a 62 anni di età con 35 di contributi e penalizzazioni calcolate in base agli anni mancanti al raggiungimento dei requisiti previsti. C'è anche il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, che pur schierandosi a favore di una controriforma della legge Fornero, afferma ancora la necessità di una riflessione governativa per definire quale sia l'ipotesi migliore, tra uscita a quota 100, prestito pensionistico, uscita a 62 anni con 35 anni di contributi, ed assegno universale.

Una nuova proposta di Sel apre spiragli per il pensionamento dei precoci e per gli over 55

A tutte queste proposte bisogna aggiungere quella di SEL che prevede una copertura contributiva garantita agli over 55 anni disoccupati per permettere a costoro di raggiungere l'età pensionabile con un minimo di tranquillità.

Tale ipotesi potrebbe andare incontro anche alle aspettative di chi è andato a lavorare fin dalla tenera età. Il caso pensioni lavoratori precoci, è ormai nel mirino della politica tanto che giace in parlamento anche un'altra proposta che prevede la Quota 41, ipotesi Damiano. Insomma di "carne al fuoco" ce n'è tanta. C'é solo da scegliere. I lavoratori si aspettano che dalle parole si passi ai fatti, i precoci attendono interventi risolutivi a breve. E voi cosa ne pensate? Esprimete il vostro pensiero commentando la notizia. Intanto continuate a seguirci cliccando su "segui" posto in alto sopra al titolo.