In un articolo di Marzio Bartoloni e Giorgio Pogliotti, pubblicato il 20 aprile scorso su Il Sole 24 Ore, a distanza cioè di soli quattro giorni dalla pronuncia da parte del Consiglio di Stato, si fa riferimento ad una sentenza , la numero 1973/2015 per la precisione, con la quale veniva condannato il Miur ad immettere nelle Graduatorie ad Esaurimento i diplomati magistrali che avevano conseguito il titolo entro il 2001.
Questa ha fatto da apripista ad una serie di ricorsi da parte di tutti i sindacati. La Cisl, nel riaprire i termini per le adesioni su tutto il territorio nazionale, ricorda ai suoi iscritti che i docenti delle graduatorie di istituto potranno nel frattempo continuare a fare le supplenze.
PrecisazioniAnche se il valore abilitante del diploma magistrale è stato riconosciuto solamente nel 2014, ossia dopo la chiusura delle graduatorie ad esaurimento, questo non deve ostare all'inclusione di tutti quanti vorranno fare ricorso da questo momento in poi. Tutta la discussione che avverrà in Senato a partire da martedì prossimo circa gli emendamenti al Ddl scuola prescinde dal legittimo diritto dei diplomati a ricorrere contro il MIUR.
Sul sito della Cisl si possono trovare altri riferimenti utili per tutti i diplomati magistrali che hanno conseguito il titolo prima del 2001.
Per informazioni utiliChi avesse un collega residente a Pistoia potrà chiedere informazioni su quanto avverrà giovedì 18 giugno prossimo al seminario vescovile della cittadina toscana, sito in via Puccini, dove è in programma una riunione alle 17.30 con l'avvocato Nicola Da Settimo, dedicata all'adesione ai ricorsi per l'inserimento in GAE. Viene precisato che occorre preventivamente inoltrare una diffida tramite raccomandata all'Ufficio Scolastico Provinciale del capoluogo ove si risiede, avente per oggetto la richiesta di inserimento nella graduatoria in oggetto. Detta riunione è organizzata da Cisl Pistoia. Anche sul sito di Anief si possono trovare riferimenti alla riapertura dei termini per fare ricorso con le procedure da seguire.