Il sito più cliccato dai docenti precari, all'indomani dello sciopero contro l'abominio della Buona Scuola, è senz'altro camera.deputati.it perché in esso vi si può controllare lo stato dei lavori sugli emendamenti in discussione alla VII Commissione Cultura della Camera. Ciò che è certo, come scrive tecnicadellascuola.it è che è stato rinviato ad altro momento l'esame degli articoli maggiormente contestati dalla platea di insegnanti che riguarda l'allargamento dei poteri dei presidi. Si pensa a suddividere le competenze con il Consiglio di Istituto, come in un emendamento dell'on.

Coscia. In esame c'è il numero 10 che prevede la formazione obbligatoria dei docenti con l'istituzione della card.

Spostamento della discussione sugli articoli più contestati

A preoccupare sono gli articoli dal 6 al 9 per i quali si attende l'esito degli emendamenti presentati: organici dell'autonomia, competenze dei presidi, piano di assunzione e periodo di prova. Per questi si attende la fine degli incontri in atto tra sindacati e PD per modificare questo Ddl Scuola. Lo sciopero del 5 maggio con l'adesione dell'80% ha provocato una frenata da parte dell'esecutivo che nei fatti non convince la platea dei docenti precari, preoccupati dai rumours che girano sui social in questi giorni circa la preparazione di alcuni convegni del Pd orientati a carpire la fiducia dei dirigenti scolastici e mantenere la leadership elettorale alle prossime regionali del 31 maggio.

Ancora da vedere per l'art.21

In un precedente articolo avevamo anticipato di come il prossimo anno possa rappresentare un periodo di transizione per il qualei docenti delle graduatorie di istituto continueranno a fare supplenze a causa delle classi di concorso che rimarranno scoperte stanti le attuali carenze di organico.

Ma il banco di prova vero e proprio è rappresentato, come riporta orizzontescuola.it, dalla discussione dell'art.21 con le ampie deleghe in mano al governo. Il confronto con il governo non appare semplice stanti le posizioni intransigenti sui poteri ai presidi.