L'appuntamento settimanale con l'Unità potrebbe diventare il tormentone dell'estate. Non a caso le novità di oggi sulle Pensioni dei lavoratori precoci arrivano proprio da una risposta che il premier Matteo Renzi ha dato ad un lettore del quotidiano nazionale. Le parole del capo del governo non sono passate inosservate. Poco dopo infatti Cesare Damiano ha preso spunto proprio dall'apertura di Renzi sulla nuova riforma pensioni per riaprire il tema caldo della flessibilità in uscita, insistendo sulla necessità di accelerare al più presto il dibattito per non arrivare a settembre "lunghi".
Già in passato il ministro del Lavoro Poletti, anche se diversi addetti ai lavori hanno sottolineato negli ultimi giorni come in realtà il vero interlocutore del governo in relazione agli interventi da adottare sia Tito Boeri, definito non a caso ministro ombra dell'attuale esecutivo a maggioranza Pd. In fondo qualche sospetto è venuto anche a noi. Da più di qualche giorno a questa parte.
Ultime notizie pensioni precoci ad oggi: la risposta di Renzi ad un lettore dell'Unità
Ci si interroga su come vada interpretata la frase di Renzi, il quale ha confermato che cercherà di consentire più flessibilità in uscita ma con un occhio ai conti pubblici. Aprendo la discussione in merito alle ultime notizie sulle pensioni dei lavoratori precoci, da una parte si registra la volontà del governo di modificare la precedente riforma pensioni Fornero introducendo la tanto agognata flessibilità, dall'altra però si ha il timore che le scelte siano già state fatte.
Quando infatti Renzi sottolinea che qualsiasi misura sarà presa prestando attenzione ai conti, è immediato il collegamento alla posizione fortemente critica di Boeri rispetto a quota 97 e quota 41 di Cesare Damiano per via degli elevati costi che comporterebbero qualora fossero adottate, somma quantificata in circa dieci miliardi di euro.
News lavoratori precoci ad oggi 13 luglio: Damiano applaude Renzi ma...
Non si è fatta attendere la risposta di Damiano. Non poteva essere altrimenti. Il presidente della Commissione Lavoro della Camera ha drizzato le orecchie e, approfittando del "buonumore" renziano ha nuovamente pigiato il piede sulla pensione anticipata a 62 anni con 35 di contributi, spiegando come questa proposta abbia trovato un largo consenso anche tra le altre forze politiche, tra cui - ricordiamo - la stessa Lega Nord di Matteo Salvini. Di recente proprio il leader della Lega ha risposto duramente a Pierluigi Battista, editorialista del Corriere della Sera, che sosteneva come fosse pazzesco andare in pensione a 60 anni, ricordando allo scrittore come 40 anni di lavoro fossero più che sufficienti. Chiaro il riferimento alla categoria dei precoci, tutelata in questo caso da Salvini e difesa anche dallo stesso Damiano, che oltre a quota 97 ha presentato anche quota 41. Sempre in riferimento alle dichiarazioni di Renzi, l'esponente dem si è soffermato sul problema dell'Opzione Donna, rimarcando come il Ministero del Lavoro e l'Inps siano d'accordo sulla correzione dell'interpretazione restrittiva della norma data dall'Inps. A questo punto - prosegue Damiano - servirebbe soltanto l'ok della Ragioneria di Stato, che dimentica come ci siano risorse sufficienti per una correzione a costo zero'. Credete che Renzi seguirà la linea dettata da Damiano? Per le ultime news sulle riforma pensioni dei precoci cliccate il tasto 'Segui' in alto a destra.