Ultime news pensioni lavoratori precoci, Renzi e Merkel a colloquio: pronto il piano Boeri-INPS
Al punto in cui siamo arrivati è difficile leggere con esattezza lo scenario che ci si prospetta dinnanzi. Domani mattina alle ore 11.00 il presidente INPS Tito Boeri esporrà il proprio programma di riforme presentando una sorta di super dossier che dovrà riassumere tutti i potenziali interventi in materia previdenziale ‘suggeriti’ dall’ente. Mai termine fu più appropriato: Boeri potrà solo suggerire qualcosa ma non potrà decidere nulla, per quello ci sono Renzi, Poletti e Padoan. Certo il suo intervento verrà tenuto in considerazione, anche se il Premier negli ultimi giorni ha mostrato una certa insofferenza per il lavoro svolto sin qui dal leader dell’INPS. L’ipotesi più probabile è che Boeri proponga il contributivo per tutti, una soluzione che non piace a nessuno e verso la quale il gruppo Facebook ‘Lavoratori Precoci Uniti a Tutela dei Propri Diritti’ oppone da sempre un secco ‘no’ proponendo al contempo, quale unica soluzione per il caso pensioni lavoratori precoci, un totale sostegno al DDL Damiano che contiene la Quota 41 oltre alla misura 62+35 (ricordiamo comunque che la Quota 41 sarebbe valida per tutte le categorie e non solo per i precoci). Anche il premier potrebbe non accogliere ‘il piano contributivo’ che avrebbe il solo pregio di essere a costo zero per le casse statali. E qui si torna al punto di partenza: qualcosa in ottica previdenza andrà fatto e dovrà risultare in linea con i piani imposti da Bruxelles.Venendo invece al fronte interno bisogna segnalare l’iniziativa della Cia Toscana, che tramite la sottoscrizione di una petizione chiede un intervento migliorativo per le Pensioni più ridotte: ‘Un pacchetto di richieste il nostro - spiega Alessandro Del Carlo, presidente Cia Toscana - che guarda agli interessi generali del paese in modo preciso e responsabile. Chiediamo un intervento per recuperare la perdita del potere d’acquisto delle pensioni ridotte. Chiediamo di adeguare il trattamento minimo a 650 euro. Chiediamo una politica strategica che dia un sostegno economico e organizzativo alle persone e alle famiglie’.