'Mi fa molto piacere la sua visita a Berlino. Ricordo con piacere la mia visita a Firenze e l'incontro con la stampa sullo sfondo del David che io, però, qui non posso ricambiare: ho solo una parete blu': queste le parole riportate dall'ANSA con le quali Angela Merkel, numero uno della Germania e dell'UE, ha scherzato con il premier italiano Matteo Renzi, giunto a Berlino per parlare della crisi greca ed allinearsi sulle mosse da dover compiere. 'L'Italia un tempo andava a braccetto con la Grecia, eravamo entrambi dei problemi, adesso però noi li risolviamo mentre loro continuano ad essere un problema' ha dichiarato Renzi, che per continuare 'a non essere un problema' dovrà rimanere nei parametri imposti dall'UE di Angela Merkel anche quando l'Italia ratificherà la riforma della previdenza. Il fronte più caldo al riguardo è senz'altro quello relativo al caso pensioni lavoratori precoci, una categoria che attende con ansia il super dossier che domani mattina il presidente dell'INPS Tito Boeri esporrà a Palazzo Chigi. Stando a quanto riportato da Il Giornale, Renzi e Padoan si tengono in rapporti costanti: il numero uno del MEF dovrà riferire al premier della fattibilità del piano di proposte avanzato dall'ex docente bocconiano e suggerire a Renzi la posizione da assumere nel tavolo di negoziati in partenza sul caso greco. L'Italia insomma gioca una partita su due fronti sperando di non perdere entrambi i match: 'Al Consiglio Ue ho anche fatto una foto insieme tra Alexis (Tsipras) e Angela (Merkel), ma evidentemente non ha funzionato bene' ha concluso Renzi, cercando di sciogliere in una sorta di 'scherzo' lo stato di tensione mondiale che si respira in questi giorni. 

Ultime news pensioni lavoratori precoci, Renzi e Merkel a colloquio: pronto il piano Boeri-INPS 

Al punto in cui siamo arrivati è difficile leggere con esattezza lo scenario che ci si prospetta dinnanzi. Domani mattina alle ore 11.00 il presidente INPS Tito Boeri esporrà il proprio programma di riforme presentando una sorta di super dossier che dovrà riassumere tutti i potenziali interventi in materia previdenziale ‘suggeriti’ dall’ente. Mai termine fu più appropriato: Boeri potrà solo suggerire qualcosa ma non potrà decidere nulla, per quello ci sono Renzi, Poletti e Padoan. Certo il suo intervento verrà tenuto in considerazione, anche se il Premier negli ultimi giorni ha mostrato una certa insofferenza per il lavoro svolto sin qui dal leader dell’INPS. L’ipotesi più probabile è che Boeri proponga il contributivo per tutti, una soluzione che non piace a nessuno e verso la quale il gruppo Facebook ‘Lavoratori Precoci Uniti a Tutela dei Propri Diritti’ oppone da sempre un secco ‘no’ proponendo al contempo, quale unica soluzione per il caso pensioni lavoratori precoci, un totale sostegno al DDL Damiano che contiene la Quota 41 oltre alla misura 62+35 (ricordiamo comunque che la Quota 41 sarebbe valida per tutte le categorie e non solo per i precoci). Anche il premier potrebbe non accogliere ‘il piano contributivo’ che avrebbe il solo pregio di essere a costo zero per le casse statali. E qui si torna al punto di partenza: qualcosa in ottica previdenza andrà fatto e dovrà risultare in linea con i piani imposti da Bruxelles.



Venendo invece al fronte interno bisogna segnalare l’iniziativa della Cia Toscana, che tramite la sottoscrizione di una petizione chiede un intervento migliorativo per le Pensioni più ridotte: ‘Un pacchetto di richieste il nostro - spiega Alessandro Del Carlo, presidente Cia Toscana - che guarda agli interessi generali del paese in modo preciso e responsabile. Chiediamo un intervento per recuperare la perdita del potere d’acquisto delle pensioni ridotte. Chiediamo di adeguare il trattamento minimo a 650 euro. Chiediamo una politica strategica che dia un sostegno economico e organizzativo alle persone e alle famiglie’.