Novità importanti ad oggi giovedì 30 Luglio 2015, si profilano all'orizzonte pensionistico. Il governo con la razionalizzazione della spesa sanitaria, ma anche con tagli, spera di poter recuperare risorse economiche che potrebbero servire per quelle novità sulle Pensioni, tanto invocate quanto attese anche dal mondo della scuola, in particolare i “carcerati della Fornero“ di quota 96.

Facciamo il punto ad oggi delle novità sui tagli e sui risparmi annunciati e decisi dal governo

Attraverso i tagli alla sanità e la razionalizzazione della spesa pubblica, a seguito del "si" ieri del Senato al decreto Enti locali, che  sanciva l'accordo Stato-Regioni, come riportato dal Sole 24 ore oggi, l'esecutivo del premier Matteo Renzi pensa di destinare consistenti risorse agli interventi ed alle misure per la riforma della vigente legge Fornero. Tra le misure allo studio dei supertecnici della spending review risparmi per circa 7 miliardi dal 2015 al 2017 che si affiancherebbero a quelli già annunciati dal premier Renzi su detrazioni fiscali alle famiglie.

Si tratta di misure che permetterebbero di accumulare nuovi fondi per successivi interventi pensionistici, positivi. Come si può realisticamente evidenziare che le volontà e le intenzioni del governo siano proprio quelle di procedere sul percorso più volte tracciato in questi giorni dal premier e che tiene vivo il dibattito dei lavoratori sui social, arrivare alla fine della legislatura avendo completato un vasto piano di riforme sul piano fiscale come su quello previdenziale a partire dalla revisione della legge Fornero del dicembre 2011.

Quali i temi che maggiormente stanno a cuore agli italiani? Il punto su precoci e quota 96

A tal proposito pare proprio che “il tormentone” di quest'estate, scandito come ritmi caraibici da spiaggia, o come dubbi amletici, sembra essere proprio: “Ci vado o non ci vado ?

Quota 41 o quota 100?” I lavoratori precoci attendono fiduciosi novità già a partire dalla prossima legge di stabilità come più volte ribadito da Polettti ma anche dallo stesso premier. In tale direzioni vanno anche le  rassicurazioni del presidente della commissione lavoro della Camera Cesare Damiano, il quale è pronto a scommettere che proprio il suo Ddl 857 sarà tenuto nella debita considerazione dall'esecutivo del Governo Renzi nella prossima legge di stabilità. Il ddl Damiano è quello sponsorizzato dai lavoratori precoci che lo giudicano cucito su misura per la soluzione definitiva della loro vicenda che consentirebbe l'uscita dal lavoro senza alcuna decurtazione sulla pensione con 41 anni di contributi, indipendentemente dall'età anagrafica.

Identica speranza hanno i lavoratori della scuola in quota 96 (ormai più che superata da tempo), rimasti intrappolati dalla Fornero. La loro vicenda è emblematica delle storture di quella legge. Oggi sperano che anche la loro annosa questione possa trovare definitivamente una soluzione anche attraverso i tagli ed i risparmi annunciati e varati dal governo. Volete essere aggiornati? Allora seguiteci, cliccando su “segui” posto in alto sopra al titolo, magari commentando la notizia.