Dal piano politico sarebbe ora passata su quello tecnico la delicata questione della riforma della legge Fornero, che dovrebbe prevedere delle nuove aperture in favore dei lavoratori rimasti disagiati nel 2011. La platea dei soggetti coinvolti è del resto molto ampia: dagli esodati che avevano sottoscritto degli accordi di uscita ai precoci che hanno già accumulato diversi decenni di versamenti sulle proprie spalle.

Dalle lavoratrici che si sono viste bloccare l'opzione donna ai quota 96 della scuola, fino ai disoccupati in età avanzata e ai giovani rimasti tagliati fuori dal lavoro a causa del blocco verificatosi nel turn over. La questione si sta ormai protraendo da diversi anni, tanto che la politica ha annunciato più volte di volersi occupare di queste situazioni, sebbene al momento non sia ancora riuscita ad accordarsi su di un provvedimento che possa definirsi realmente definitivo e strutturale.

Pensioni anticipate 2015 - 2016, tra le proposte c'è scontro tra Commissione lavoro alla Camera e Presidente Inps

La situazione si è fatta improvvisamente incandescente nelle ultime settimane, quando il Presidente dell'Inps Boeri ha spiegato di ritenere troppo onerose le idee suggerite dalla Commissione lavoro alla Camera: stiamo parlando dell'ipotesi di prepensionamento a partire dai 62 anni per i lavoratori che hanno maturato la cosiddetta quota 97, una misura per la quale sarebbero state stimate come necessarie riserve per circa 8 miliardi di euro. A questo scenario Boeri contrappone il cosiddetto ricalcolo contributivo, che avrebbe il merito di aprire alla flessibilità molto prima (ovvero dai 57 - 58 anni di età), sebbene al prezzo di un sacrificio più netto della mensilità erogata.

Sull'entità di questo taglio poco si può aggiungere al momento, se non che i più pessimisti lo stimano nel peggiore dei casi attorno al 30% mentre gli ottimisti parlano di un impatto sopportabile per le tasche dei futuri pensionati, che va dl 7% al 10%.

Previdenza al bivio, si studia anche reddito di welfare in favore dei disoccupati ultra 55enni

Allo studio dei tecnici vi sarebbe non solo l'idea di istituire una forma di pensionamento anticipato che possa alleviare i disagi creatisi in seguito alla legge Fornero, ma anche di una misura assistenziale che debba andare incontro alle necessità di coloro che risultano disoccupati in età avanzata, cioè troppo giovani per il pensionamento e troppo avanti con l'età per potersi reinserire nell'apparato produttivo.

La misura consisterà in un reddito di sostegno e dovrebbe avere un costo contenuto (stimato attorno ai 2 miliardi di euro). Potrebbe inoltre entrare in funzione dopo circa quattro anni dalla perdita del lavoro, ovvero nel momento in cui fossero esaurite tutte le altre opzioni di assistenza già previste dalla legislazione in corso.

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