"Il patto che Renzi propone agli italiani è positivo, ma deve comprendere la correzione al sistema pensionistico" spiega l'ex Ministro del lavoro On. Cesare Damiano, appena riconfermato alla Presidenza della Commissione lavoro alla Camera dei Deputati. Nelle sue dichiarazioni più recenti, si torna a spronare il Governo Renzi verso l'adozione di una misura di flessibilità pensionistica nel più breve tempo possibile, spiegando che l'orizzonte temporale dev'essere quello già indicato dal Ministro del lavoro Poletti, ovvero la prossima legge di stabilità.

"Si tratta di un provvedimento che ha dei costi" sottolineano le dichiarazioni di Damiano riprese dall'Ansa "ma che può consentire di risparmiare risorse risolvendo il problema degli esodati non salvaguardati" oltre che di "aprire, con il turn over, le porte delle aziende ai giovani disoccupati". Nella pratica, l'apertura ai prepensionamenti potrebbe di fatto riuscire a risolvere molti dei problemi che sono sorti con la legge Fornero del 2011, quando di fatto sono stati improvvisamente irrigiditi i requisiti anagrafici e contributivi di accesso all'Inps. Un provvedimento che ha messo in sicurezza i conti pubblici, ma al prezzo di un diffuso disagio tra moltissimi lavoratori, che ora chiedono di intervenire in modo strutturale e definitivo sulla vicenda.

Riforma della previdenza, sì all'idea di Renzi di abbassare le tasse ma senza toccare le proposte di uscita anticipata con quota 97 e 41

Con le sue ultime affermazioni, l'On. Damiano ha commentato anche le proposte lanciate dal Presidente del Consiglio Matteo Renzi sulla riduzione delle imposte: "vedo che il Premier ha un piano molto ambizioso di riduzione delle tasse.

Non vorrei che si sacrificasse quello che è l'obiettivo di oggi: dare flessibilità in uscita al sistema previdenziale". Bisogna anche ricordare che l'esecutivo non si è ancora espresso sulle proposte di flessibilità della Commissione lavoro alla Camera, ovvero sulla possibilità di garantire la quiescenza con  la quota 97 (trentacinque anni di versamento più sessantadue di età e l'8% di penalizzazione massima) oppure con la pensione anticipata per i precoci con 41 anni di contribuzione indipendentemente dall'età e senza alcun meccanismo penalizzante.

Infine, Damiano ricorda anche la necessità di estendere il cosiddetto Bonus degli ottanta euro anche ai pensionati, senza per questo attendere le proposte di riforma del fisco che il Premier vorrebbe realizzare nel 2018. 

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