Proseguono le rivendicazioni dei lavoratori rimasti in situazione di stallo previdenziale dopo l'approvazione della legge Fornero nel 2011, un pacchetto di riforme che ha irrigidito contemporaneamente tanto i criteri anagrafici quanto quelli contributivi di accesso all'Inps. Purtroppo le conseguenze sul piano sociale sono state mitigate solo parzialmente dai Governi che si sono succeduti, con misure estemporanee o ad hoc che però non hanno avuto certo l'effetto di offrire un rimedio strutturale alla questione.
Stante la situazione, sono in molti a chiedere delle misure sanatorie per poter finalmente sbloccare la vicenda dei mancati pensionamenti. Si pensi ad esempio ai lavoratori precoci ed esodati che stanno portando avanti la propria battaglia anche attraverso specifici gruppi su Facebook. Le richieste d'altra parte sono chiare, a partire dalla realizzazione di un meccanismo di salvaguardia che permetta l'accesso all'Inps per chi ha già accumulato 41 anni di contribuzione, indipendentemente dall'età e senza che vengano applicate nuove penalizzazioni (così come già proposto anche dalla Commissione lavoro alla Camera).
Per proseguire con la settima salvaguardia attesa per i lavoratori esodati.
Lavoratori precoci chiedono intervento per settembre mentre crescono le adesioni al gruppo
Nel frattempo crescono le adesioni ai gruppi su Facebook in rappresentanza di coloro che sono rimasti tagliati fuori dal pensionamento e che ora chiedono un intervento legislativo. I gruppi sono in crescita e hanno ormai raccolto parecchie migliaia di adesioni con l'obiettivo di esortare la politica ad una pronta risoluzione della vicenda (per chi volesse aderire, basta fare una ricerca all'interno del social network).
Sullo sfondo vi sono non solo le misure già proposte in Parlamento, ma anche le valutazioni in essere presso il Ministero dell'economia, che ha aperto un'apposita istruttoria per analizzare quali opzioni correttive di apertura e flessibilità potranno essere introdotte rispetto agli attuali criteri di pensionamento.
Pensioni anticipate e flessibili, restano da tutelare anche esodati, quota 97, opzione donna e disoccupati in età avanzata
Il prossimo appuntamento di discussione formale è atteso per "il 9 settembre, con i Ministri del lavoro e dell'economia, l'Inps e la ragioneria" spiega il Presidente della commissione lavoro Cesare Damiano. I tempi potrebbero quindi già essere sufficientemente maturi per un cambiamento, che però dovrà essere di ampia portata visto che in attesa vi sono anche lavoratori esodati, lavoratrici con opzione donna e quota 96 e più in generale tutti i disoccupati in età avanzata rimasti tagliati fuori dalle tutele previdenziali.
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