Per lo Stato, il mondo scolastico, almeno per quanto riguarda lo stipendio del personale, si è fermato al 2009, o per meglio precisare, all'accordo firmato nel 2007 e scaduto due anni più tardi. Da allora, tanti rinvii, ipocrite promesse e prese in giro.
Neppure la Buona Scuola renziana si è voluta occupare minimamente del problema, anzi. Un anno fa, nel famoso volumetto presentato dal Presidente del Consiglio si parlava addirittura di abolizione degli scatti di anzianità, altro che aumenti di stipendio: poi, il governo è stato costretto a tornare sui suoi passi, facendo retromarcia e introducendo i premi 'oligarchici' destinati soltanto ad una minoranza 'meritevole', ancora non si sa in base a quali criteri o principi.
Sindacati e stipendi personale scolastico: 'A ottobre scenderemo in piazza'
Sta di fatto che la vacanza contrattuale, ormai, ha superato davvero i limiti, anche perchè quello che sta per iniziare sarà il terzo triennio dall'ultimo rinnovo e oramai la situazione è insostenibile. La Flc-Cgil sembra (usare il condizionale è d'obbligo) seriamente intenzionata a chiedere, in questo mese di settembre, un confronto con il governo affinchè si faccia qualcosa al più presto contro questa reiterazione del blocco contrattuale.
Anche la Gilda degli Insegnanti ha promesso battaglia sul fronte contrattuale: 'A ottobre scenderemo in piazza per una manifestazione unitaria' ha annunciato il leader del sindacato, Rino Di Meglio.
Scuola e rinnovo contratto docenti e Ata: fare in fretta, la legge di stabilità è alle porte
Tutto ciò appare ancora più assurdo e grottesco se consideriamo che, nello scorso mese di giugno, la Consulta ha emesso una sentenza attraverso la quale viene definito 'illegittimo' il blocco contrattuale: e allora, viene da chiedersi, che intenzioni ha il governo Renzi? Il tempo a disposizione è ridotto per poter sperare in uno sblocco della situazione: nel mese di ottobre, infatti, il governo sarà chiamato ad approvare la nuova legge di stabilità da 27 miliardi di euro.
Difficile trovare le risorse necessarie per intavolare una trattativa, anche perchè il ministro Stefania Giannini si è affrettato subito ad 'esaltare' alla radio e in televisione le 500 euro per gli insegnanti in busta paga (?) già a partire dal mese di ottobre (forse...). Una sorta di avvertimento implicito rivolto ai sindacati di non provare nemmeno a parlare di rinnovo di contratto per gli insegnanti.