I ministri Pier Carlo Padoan e Giuliano Poletti si sono detti disponibili a far inserire, nella prossima Legge di Stabilità, la parola fine al problema esodati utilizzando risorse disponibili ed accertate per dare finalmente delle coperture al nuovo e definitivo provvedimento di salvaguardia. L'operazione sarà possibile con le autorizzazioni di spesa sugli anni futuri recuperandole dai provvedimenti precedenti. Si tratta quindi di un'ulteriore spesa, ma effettuata nel rispetto dei saldi programmatici del provvedimento del Def.

I due ministri, a breve, dovranno presentarsi davanti alle commissionidi Bilancio e Lavoro di Camera e Senato per presentare il documento programmatico e, dopo che i tecnici dei ministeri e dell'Inps avranno confermato i risparmi effettivi (circa 500 milioni), si procederà alla stesura della norma di spesa.

Poletti ha confermato che si sta studiando, entro la fine dell'anno, una soluzione per le donne che con 58 anni di età e 35 di contributi vogliono accedere alla pensione. Questa soluzione si incrocia con la flessibilità con la quale si sta definendo l'opzione donna che consentirebbe alle donne di uscire dal mondo del lavoro all'età di 62/63 anni con almeno 35 anni di contributi e una decurtazione sull'assegno pari al 10%.

Come finirà ?

Le misure allo studio potrebbero risolvere definitivamente il problema degli esodati che sono rimasti fuori dalle 6 salvaguardie prodotte finora. Inoltre la flessibilità sarebbe la panacea di tutti i lavoratori che sono vicini al pensionamento, tenendo presente l'aumento dell'età pensionabile in relazione all'aspettativa di vita.

Per la flessibilità si sta ragionando su una base economica tra gli 800 milioni e il miliardo di euro, nonostante i vincoli dettati dal bilancio. I sindacati Cgil e Cisl, però, non sono d'accordo e insistono perché tutte le soluzioni portino ad una sola conclusione, che tenga conto dei problemi dei pensionati portandoli in un'unica direzione.

Anche l'on. Damiano avrebbe preferito trattare i tre temi su tavoli separati e non, come vuole fare il governo, inserendoli tutti nella Legge di Stabilità. Paolo Ferrero di Rifondazione Comunistaha dichiarato che la flessibilità non può essere pagata dal lavoratore con una penalizzazione sulla pensione che è in partenza già bassa. Difficilmente, però, il Governo accoglierà questa istanza.