E' attesa per giorno 9 settembre la riunione in Commissione Lavoro che potrebbe risolvere i temi più caldi del momento, ovvero opzione donna e settima salvaguardia per gli esodati. Nei giorni scorsi è stato il Presidente della Commissione Lavoro alla Camera Cesare Damiano a comunicare le intenzioni dell'esecutivo di intervenire prima della Legge di Stabilità mentre i nuovi provvedimenti che servirebbero a rendere più flessibili le norme introdotte nel 2011 dalla famigerata Riforma Fornero potrebbero essere inclusi nella nuova manovra.

Interventi a favore degli esodati, si attende una settima salvaguardia

La Rete degli esodati, in una lettera indirizzata al Premier Renzi, ha evidenziato il problema, chiedendo una soluzione nel più breve tempo possibile che, permetterebbe loro di usufruire di un'adeguata copertura previdenziale. Cosa sostenuta dal Presidente Damiano: "La Commissione Lavoro alla Camera sta individuando una soluzione con i ministeri del lavoro e delle finanze, con la Ragioneria e l'Inps, da trovare prima della Legge di Stabilità e che riguardi anche la cosiddetta Opzione Donna", ha commentato il deputato del Partito Democratico.

3 miliardi di euro per l'opzione donna

Anche le lavoratrici di sesso femminile attendono una risposta concreta da parte del Governo.

Risposta che potrebbe essere data mercoledì 9 settembre visto che, non sussistono disaccordi e quasi tutte le forze politiche esprimono parere favorevole. Le risorse non mancano, infatti, sempre come riportato su "Leggi Oggi", circa 3 miliardi di euro sono stati accantonati per garantire una proroga dell'opzione donna fino al 2018.

Da non dimenticare che, le lavoratrici avrebbero la possibilità di lasciare anticipatamente il lavoro dopo il raggiungimento di almeno 57 anni di età anagrafica e 35 anni di contributi a condizione che il loro assegno venga calcolato interamente col metodo contributivo. Quando agli esodati, verrebbe dato il via ad un nuovo provvedimento di salvaguardia atto a tutelare i lavoratori rimasti penalizzati dalle norme dell'ex ministro del Lavoro Fornero e sono rimasti esclusi dalle precedenti misure di tutela.