Il governo Renzi sarebbe in procinto di fare marcia indietro sulla riforma delle pensioni 2015. Addio speranze di flessibilità in uscita per i lavoratori precoci? E’ presto per dirlo ma l’edizione di oggi 7 settembre del quotidiano La Repubblica ne è sicura: Pensioni fuori dal “menù” della Legge di Stabilità, scrive il quotidiano romano nelle ultime news in edicola stamani.

Discussione rimandata al prossimo anno, secondo fonti di Palazzo Chigi, perché non ci sono le coperture finanziarie e bisognerebbe aprire una difficilissima trattativa con l’Unione Europea che avrebbe ben poche possibilità di andare a buon fine. I più pessimisti hanno sempre temuto questo ed il presidente INPS Tito Boeri, a modo suo, l’ha detto fin dal suo insediamento.

Il bluff sulla riforma pensioni: una storia già scritta

Premesso che si tratta solo di un’indiscrezione che alimenta il paniere delle ultime news sul tema e che Poletti fino a pochi giorni fa è rimasto possibilista, dalle parole di Renzi e Padoan al recente meeting di Cernobbio ben poco è venuto fuori sulla riforma delle pensioni.

Il premier ed il ministro dell’Economia, infatti, si sono concentrati sull’aspetto fiscale e sulla crescita economica, non lasciando intendere molto in chiave di previdenziale.

Che una riforma pensioni organica fosse difficile, però, lo avevamo inteso nelle ultime settimane che hanno preceduto la pausa estiva. Nonostante il buon gradimento delle proposte di Cesare Damiano sulla quota 41, infatti, si dall’INPS che dalle fonti vicine al governo Renzi sono arrivate solo soluzioni irricevibili o quasi, soprattutto per i lavoratori precoci per i quali si sono paventate uscite anticipate con tagli considerevoli. Proposte che, per come strutturate, parevano quasi fatte per essere rifiutate.

Cosa ne sarà del cantiere della previdenza alla luce delle ultime news?

E’ presto per dirlo anche se da ora inizierà la lunga maratona della Legge di Stabilità e se l’esecutivo vorrà tagliare fuori ancora una volta la riforma pensioni dovrà dirlo chiaramente. Dall’altra parte, però, troverà migliaia di pensionandi che difficilmente ingoieranno l’ennesimo boccone amaro.