Il PTOF, ovvero il piano triennale dell'offerta formativa andrà a sostituire, secondo quanto contenuto nella riforma scolastica, l'attuale POF che, come sappiamo, aveva durata annuale. Il nuovo PTOF dovrà essere redatto entro il mese di ottobre del primo anno del triennio e la novità, senz'altro, più importante è che il nuovo piano di offerta formativa dovrà contenere anche l'importo totale della somma necessaria per la sua realizzazione: tale somma non potrà superare il triplo delle risorse spettanti per l'anno scolastico in corso (calcolata in base alle spettanze già versate da settembre a dicembre).
Anche se il PTOF avrà durata triennale, ogni anno (sempre entro il mese di ottobre) si procederà ad una revisione dello stesso, allo scopo di non superare la soglia del budget di spesa indicato.
All'Ufficio Scolastico sarà affidato il compito di effettuare la verifica del PTOF e, una volta completato il controllo, provvederà a comunicare l'esito dello stesso al Miur.
PTOF, più 'poteri' al consiglio d'istituto rispetto al POF
Se il POF veniva elaborato dal collegio dei docenti, venendo poi 'adottato' dal consiglio di circolo o di istituto, il PTOF provvederà a rafforzare il ruolo del consiglio di istituto visto che a quest'ultimo verrà conferito il 'potere' di rimandare il piano nuovamente all'esame del collegio dei docenti con le relative osservazioni: si desume, pertanto, che la legge 107 non farà altro che ridimensionare il ruolo del collegio dei docenti il quale si limiterà a ricoprire un ruolo di esecutore di direttive impartite dal dirigente scolastico; d'altra parte, invece, il consiglio d'istituto dovrebbe assumere una vera e propria funzione deliberante anzichè meramente formale.
PTOF indicherà anche il fabbisogno posti per potenziamento offerta formativa
Un'altra novità di rilievo relativa al PTOF è quella rappresentata dall'individuazione dell'organico dei docenti: tale organico comprenderà oltre alle cattedre relative all'organico di diritto e ai posti di sostegno, anche il fabbisogno dei posti riguardanti il potenziamento dell'offerta formativa, vale a dire le immissioni in ruolo degli insegnanti prevista dalla fase C della riforma scolastica. E' implicito il fatto che la realizzazione del PTOF non dovrà imporre oneri superiori a quelli previsti dalla legge 107/2015, sia per quanto riguarda le risorse economiche, sia per quanto concerne la dotazione dell'organico.