L'Associazione Nazionale dei Presidi lamenta la difficoltà di nomina dei supplenti in forza delle novità introdotte dalla legge di riforma scolastica, insite nella Legge di Stabilità. Dal Ministero che aveva appena sciolto il blocco degli esoneri supplendo alla mancanza di quei 1700 presidi desaparecidos che gravavano sull'avvio delle lezioni, per adesso non arriva nessuna novità. Per questo motivo adesso la stessa Associazione Nazionale Presidi ha deciso di scrivere una nota urgente in cui si chiedono correttivi urgenti per non lasciare in difficoltà quegli USR che registrano carenze negli organici, in attesa che prenda avvio il potenziamento previsto con la Fase C.

La richiesta in oggetto contiene carattere di massima urgenza anche per tutti i precari delle graduatorie non immessi in ruolo.

La nota

Si moltiplicano i pareri negativi sugli effetti di questa legge fatta senza tenere in considerazione l'opinione delle parti in causa. Una critica alla riforma scolastica di Renzi è quella che implicitamente è contenuta nel giudizio dell'ANP: in particolare sono i commi 332 e 333 della Legge di Stabilità che hanno introdotto limiti eccessivi nella facoltà di nomine di supplenza. Nè è possibile aspettare l'avvio del potenziamento perché novembre è ancora lontano; è adesso che servono supplenti. Oltre ai docenti delle Gae che non hanno presentato la domanda di partecipazione al piano, ci sono ancora decine di migliaia di precari delle Graduatorie di Istituto che attendono un incarico, magari anche solo degli spezzoni.

Prima settimana impossibile

A pochissimi giorni dall'apertura di tutte le scuole siamo ancora qui a chiederci come risolvere i problemi di carenza di personale, dai presidi ai supplenti, passando per gli assistenti amministrativi. Non è possibile rimanere in attesa di sapere come ovviare all'impossibilità di chiamare docenti che possano avere una supplenza specie per le classi delle scuole d'infanzia e primaria.

Quando si parla di organico di diritto, scrive nella nota l'ANP, ci si riferisce ad un concetto astratto; serve concretezza. Abbiamo bisogno in sostanza di sapere su quali risorse poter contare nei primi sette giorni, senza parlare di quegli istituti dove è presente un unico collaboratore.