Si amplia la platea delle contribuenti che potranno accedere alla pensione anticipata tramite l’opzione donna. Infatti, potranno scegliere questa soluzione le lavoratrici che avranno già provveduto al versamento dei 35 anni di contributi, mentre per il requisito dell’età occorrerà aver compiuto i 57 anni e tre mesi per le dipendenti ed un anno in più, quindi 58 anni e tre mesi per le contribuenti autonome.

Opzione donna: come verificare il requisito dell’età dalla propria data di nascita

Pertanto, in base a quanto stabilito nel disegno di legge sulla Stabilità, occorre fare attenzione alla data di nascita per rientrare, quindi, nel requisito dell’età. Per l’opzione donna del 2015, le donne che lavorano alle dipendenze non dovranno essere nate dopo il 30 settembre del 1958, mentre per quelle che lavorano autonomamente occorre una data di nascita che non sia più recente del 30 settembre del 1957. La possibilità di ricorrere all’opzione donna troverà una platea più ampia consistente nella circostanza che il trattamento pensionistico potrà collocarsi dopo il 2015 per effetto della finestra mobile.

Possibilità del part-time agevolato per i lavoratori prossimi alla pensione di vecchiaia

Nella prossima legge di Stabilità sarà prevista, inoltre, l’uscita anticipata da lavoro per i contribuenti del settore privato che potranno diminuire di una percentuale compresa tra il 40 ed il 60 per cento il proprio orario lavorativo. In tal caso, toccherà al datore di lavoro corrispondere la cifra pari ai contributi previdenziali per la parte di lavoro non effettuato. Su questa somma non verranno applicate le tassazioni contributive e fiscali. Ma la misura è soggetta a precisi requisiti: oltre a quello di lavorare nel settore privato ed essere iscritto all’Ago dell’Inps, infatti, il contribuente dovrà essere prossimo alla pensione di vecchiaia, ovvero dovrà maturare il requisito dell'età entro, e non oltre, il termine del 2018. Inoltre la contribuzione minima dovrà essere pari ad almeno 20 anni.