Il Senato ha dato l’ok alla legge di Stabilità 2016 con poche modifiche sulle voci di spesa e di entrata e con la previsione di un indebitamento del 2,2 per cento sul Prodotto Interno Lordo, non considerando, però, la cosiddetta “clausola migranti”.Sul fronte delle pensioni, per il 2016 si registra l’introduzione di vari meccanismi previdenziali che, comunque, possono essere considerati limitati rispetto alle richieste, da più parti emerse, di una maggiore flessibilità in uscita dal mondo del lavoro a tal punto che il quotidiano Il Sole 24 Ore giudica le misure allo studio di medio impatto rispetto alle aspettative.

Con il rinvio della discussione sulla pensione anticipata al prossimo anno saranno, dunque, due i capitoli principali sui quali si concentreranno le misure del Governo Renzi: la settima salvaguardia a favore degli esodati e l’opzione donna.

Riforma delle pensione nella legge di Stabilità 2016: le misure su esodati, opzione donna, no tax area

Proprio sull’opzione donna, Cesare Damianoha chiesto che venga introdotto un aggiuntivo provvedimento al fine di allargare le misure a vantaggio delle donne. Lo stesso Damiano, inoltre, ha espresso la necessità che l’ampliamento della no tax area venga anticipato al 2016, mentre nella legge di Stabilità questo passaggio avverrà solo a partire dal 2017.

Agli esodati, ovvero ai lavoratori rimasti senza lavoro che dovranno attendere ancora qualche anno prima di poter andare in pensione, sarà dedicata la settima salvaguardia: la misura sarà indirizzata ai contribuenti non assistiti dalle prime sei tutele.

Flessibilità pensioni 2016, la novità del part time agevolato

Ulteriore novità riguarda, invece, i professionisti facenti parte della gestione separata dell’Inps, la cui aliquota rimarrà invariata al 27 per cento, invece di aumentare così come previsto dalla legge 92 del 2012.

Infine, una delle novità più attese riguarda la sperimentazione riguardante i lavoratori alle dipendenze del settore privato più vicini alla pensione di vecchiaia.

Infatti chi matura i requisiti per la pensione di vecchiaia entro il termine del 31 dicembre 2018, potrà beneficiare del part time agevolato, ovvero della riduzione dell’orario lavorativo tra il 40 ed il 60 per cento.