Con una mossa inaspettata, Tito Boeri, presidente Inps, pubblica sul sito la proposta di legge sulle Pensioni presentata al Governo nel mese di giugno e del tutto ignorata. Si parla di pensioni anticipate a partire da 63 anni e sostegno per gli over 55, finanziati tramite penalizzazioni sulle pensioni più alte, come i vitalizi del parlamentari. Si tratta del nuovo capitolo della trasparenza voluta da Boeri, in considerazione del fatto che la legge di Stabilità non prevede che 'interventi selettivi e parziali' alle pensioni.

La replica del Governo, tramite il ministero del Lavoro, è stata che al momento la proposta è solo un contributo che può essere considerato utile al dibattito, ma che mette le mani nei portafogli dei contribuenti creando un costo sociale non equo. La conclusione è sempre la stessa: le risorse al momento non ci sono per intervenire senza effetti collaterali.

Inps: la proposta di legge sulle pensioni

La proposta di legge sulle pensioni pubblicata sul sito Inps prevede un taglio alle integrazioni per chi emigra fuori dall’Ue e ha già diritto all’assistenza nel Paese in cui si trasferisce. Prevede poi un reddito minimo di 500 euro per le famiglie con un componente ultra 55enne.

Per quanto riguarda le pensioni anticipate, la proposta era di un'uscita flessibile dal lavoro a partire dai 63 anni, con un ritocco al ribasso sull'importo. Ogni anno di anticipo comporta una riduzione proporzionale. La riduzione media oscilla fra il 10-11% e diminuisce negli anni. Ma dove si prendono i soldi? Dai duecentocinquantamila privilegiati, le famiglie ad alto reddito, che riscuotono assegni non proporzionali ai contributi versati nel corso della vita lavorativa. Tra questi sono compresi i percettori dei vitalizi e gli ex parlamentari. Col calcolo effettuato, i soggetti in questione andrebbero a perdere nel corso della vita che gli resta (vita media) una cifra che va dai 45mila ai 21mila euro ciascuno.

Ma il risparmio totale per lo Stato sarebbe enorme e permetterebbe di aiutare chi è in difficoltà. Oltre che per i politici, i tagli sono previsti anche per gli ex dirigenti sindacali e tutti coloro che appartengono a categorie 'ingiustamente privilegiate'. Ma naturalmente, la proposta è stata accantonata. Vedi anche la situazione di incompatibilità tra pensione anticipata e gestione separata.