Continuano a tenere banco nel dibattito previdenziale le proposte ad opera del Presidente Inps Tito Boeri in merito all'introduzione della flessibilità pensionistica già a partire dalla legge di stabilità 2016, in discussione presso il Parlamento. Secondo quanto riportato dall'Ansa, la diffusione delle idee rilanciate dall'economista sarebbero state concordate dal Governo.
L'Agenzia d'informazione riporta infatti che per l'esecutivo i suggerimenti del Presidente Inps sono stati importanti per aggiungere un punto di vista differente alla discussione attualmente in corso sul sistema previdenziale, anche se sulle misure di flessibilità nell'uscita dal lavoro il Mef ha chiaramente indicato di voler rimandare ogni decisione perlomeno al prossimo anno. La motivazione va ancora una volta alla mancanza di risorse, visto che secondo le dichiarazioni rilasciate da esponenti del Governo non sarebbe stato corretto "mettere le mani nel portafoglio a milioni di pensionati".
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Tornando alla proposta del Presidente Boeri, l'idea di fondo consisteva nella ricerca di una maggiore equità sociale andando a smussare gli angoli delle attuali regole di pensionamento ed erogazione delle rendite. Si partiva quindi dalla creazione di un reddito di welfare di circa 500 - 700 euro per gli ultra 55enni che sommavano alla perdita del lavoro il termine di ogni sussidio attualmente previsto dalla legislazione. Previste anche delle misure di pensionamento anticipato a partire dai 63 anni e 7 mesi con una penalizzazione massima nell'importo della mensilità erogata corrispondente al 10%, purché fossero stati versati almeno 20 anni di contributi presso l'Inps.
Mentre per i cosiddetti lavoratori precoci il piano Boeri prevedeva una garanzia di tutela: tutti coloro che hanno iniziato a lavorare prima dei diciotto anni avrebbero potuto ottenere la pensione pubblica senza penalità a partire dai 63 anni di età. Le coperture delle misure sarebbero invece arrivate tramite un contributo di solidarietà da applicare alla parte retributiva delle Pensioni più elevate.
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