Le ultime news sulle Pensioni vedono una nuova presa di posizione del presidente dell’Inps Tito Boeri, recentemente già critico sul tema della previdenza nei confronti del governo Renzi: intervenendo a In Mezz’Ora, l’economista è tornato sui principali aspetti della riforma pensionistica, sottolineando la necessità di introdurre novità sulla flessibilità in uscita e sull’equità sociale.

Dimezzare i vitalizi dei politici deve essere una priorità, secondo il numero uno dell’Istituto di Previdenza, oltre alla sistemazione della vicenda degli esodati e dei disoccupati over 55.

Ultime news pensioni oggi 2 novembre 2015: parla Boeri

Il problema esodati, a detta di Boeri, non è risolto perché la settima salvaguardia, così com’è, rischia di lasciare degli strascichi irrisolti che peseranno inevitabilmente sul malcontento generale dei prossimi mesi. Il numero uno dell’INPS ha nuovamente rilanciato la sua proposta di reddito minimo per i disoccupati over 55 che la crisi economica degli ultimi anni ha purtroppo spinto nella povertà.

Una riforma pensioni equa, secondo la ricetta dell’economista bocconiano, non può farsi senza un taglio ai vitalizi dei parlamentari (cioè le pensioni che gli ex deputati, senatori e consiglieri regionali percepiscono): si tratterebbe, più che di un significativo risparmio economico, di un gesto simbolico che restituirebbe credibilità alla politica. Si parla, comunque, di un dimezzamento per chi percepisce più di 80-85 mila euro all’anno, cifre molto spesso esageratamente superiori rispetto ai contributi previdenziali effettivamente versati.

Per quanto riguarda, poi, la flessibilità in uscita, Boeri ha ribadito il concetto di riforma pensioni che ha in testa da tempo: chi esce prima percepisce un assegno più basso, per via del fatto che il montante contributivo viene spalmato.

Nonostante questo, però, non deve essere negata la possibilità a chi vuole di lasciare in anticipo il lavoro, favorendo così il turnover tanto auspicato negli ultimi tempi ed in parte previsto dal part-time introdotto in Legge di Stabilità 2016.