E’ utile l’esperienza di altri contribuenti per farsi un’idea di quello che sarà l’importo della pensione a determinate condizioni, una volta raggiunti i requisiti di età e di versamenti effettuati all’Inps. Il Messaggero di oggi 19 dicembre 2015 riporta il caso di un lavoratore parasubordinato, iscritto alla gestione separata Inps, nato il 15 dicembre del 1950, dunque appena 65enne, interessato a conoscere qual è la propria posizione previdenziale.

Pensione di vecchiaia, il calcolo sui versamenti di un lavoratore parasubordinato

Il lavoratore è iscritto alla gestione separata dell’Inps dal 1° luglio del 1996 e alla data del 31 dicembre prossimo avrà raggiunto un montante contributivo di quasi 240 mila euro. Nell’incertezza della situazione pensionistica attuale, il lavoratore ha inviato il quesito alla redazione del quotidiano romano per conoscere quando maturerà il diritto di andare in pensione di vecchiaia e a quanto assommerà il proprio assegno pensionistico mensile.

Pensione di un parasubordinato: appena 13 mila euro lordi all’anno su un montante di 240 mila euro

L’esperto de Il Messaggero ha dato una risposta esaustiva del quesito posto dal lettore. Ad oggi, il lavoratore non ha ancora tagliato il traguardo di poter andare in pensione: infatti mancano ancora sei mesi per raggiungere il requisito per la pensione minima di anzianità contributiva, che dunque scatterà nel prossimo giugno.

Ma tra sei mesi, il contribuente non avrà comunque raggiunto il requisito anagrafico previsto dalle attuali norme per la pensione che è fissato a 66 anni e sette mesi, motivo per il quale, per ottenere la pensione, il lavoratore dovrà attendere un anno in più, ovvero il giugno del 2017.

Pertanto la decorrenza della pensione scatterà a partire dal mese successivo, ovvero dal luglio del 2017.

Per quanto riguarda l’assegno pensionistico mensile, sulla base dell’ammontare contributivo versato e del coefficiente di trasformazione che, per l’età del contribuente e per il triennio 2016-2018, è fissato a 5,619, l’importo che verrà corrisposto sarà di 13.500 euro all’anno lordi. La cifra cui dovrà fare riferimento il lettore sarà all’incirca questa, anche se occorrerà aggiungere la rivalutazione legata al Prodotto interno lordo e i prossimi versamenti che effettuerà, ma è poca roba.