Si registra un nuovo appello da parte del Presidente Inps Tito Boeri, in merito alla questione della moneta elettronica e del limite per la percezione in contanti degli emolumenti previdenziali. L'economista rimarca la necessità di un intervento per mantenere il criterio attuale anche nel 2016, visto che il Governo ha previsto un innalzamento della soglia dai precedenti 1000 euro alla cifra di 3000 euro.
"C'è il rischio che i pensionati vengano truffati con il prelievo del contante" spiega Boeri, ma anche che aumentino i costi operativi visto che il pagamento elettronico permette all'istituto di previdenza di generare importanti risparmi nei costi operativi. Si tratta di tagli nei costi che l'Inps è riuscita a realizzare nel passato triennio anche grazie al maggior ricorso fatto per quanto concerne i bonifici bancari. Motivo per il quale è partito un vero e proprio "appello a mantenere quest'obbligo" per quanto concerne l'istituto pubblico di previdenza.
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Nel frattempo il Presidente dell'Inps ha comunicato che alla fine dello scorso mese di settembre l'istituto pubblico di previdenza aveva acquisito all'incirca 95 miliardi di euro in crediti da contribuzione. Lo stesso dato risalente all'anno passato corrispondeva a circa 87 miliardi di euro, mentre una cinquantina di miliardi derivano da accantonamenti avvenuti nel corso della crisi economica. Delle cifre appena esposte, circa 45 miliardi di euro corrispondono a dei crediti derivanti da attività di lavoro dipendente, che permetteranno comunque di ottenere una pensione agli intestatari dei contributi versati. Infine, per quanto concerne la Manovra 2016, il Presidente Boeri ha spiegato di non voler commentare gli emendamenti in discussione attualmente alla Camera.
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