Sembra essere oramai un dato di fatto, il bando per il concorso scuola 2016 è stato rinviato e difficilmente arriverà prima della fine dell'anno solare: l'attesa è dunque per i primi giorni di gennaio, anche perché ulteriori ritardi rischierebbero di mettere in crisi la tempistica prevista per le assunzioni 2016/2017 dei vincitori. La motivazione ufficiale di questo rinvio è la ormai celebre riforma delle classi di concorso: si tratta di una questione molto importante per il futuro della formazione dei docenti e quindi non può essere presentato un testo 'raffazzonato' e che necessiti di immediati interventi emendativi.
Intanto, nella giornata del 23 dicembre 2015 si è riunito il Consiglio dei Ministri e sembra che non si sia fatta menzione della questione delle classi di concorso e sembra dunque che il concorso Scuola 2016 non sia più la priorità immediata per il governo. Per quale motivo?
Concorso scuola 2016, il rinvio del bando
Il Ministro Stefania Giannini e il Sottosegretario Davide Faraone ritengono fondamentale prima dell'emanazione del bando del concorso scuola 2016 mettere il punto conclusivo alla riforma delle classi di concorso. Si tratta, indubbiamente, di una riforma dovuta e che permetterebbe di superare una serie di contraddizioni dell'attuale sistema di suddivisione delle classi, ma allo stesso tempo sembra a molti osservatori un modo per prendere tempo.
Il bando dovrebbe essere, infatti, a prova di ricorso, come ha sostenuto più volte la stessa Giannini, ma è altrettanto chiaro che sarà impossibile: sul piede di guerra 'giudiziario' è già l'Anief che, ancor prima della pubblicazione del bando, già parla dei prossimi ricorsi a favore dei docenti della III fascia GI, dei docenti di ruolo che vorrebbero partecipare, dei laureati prima del 2001/2002. Il ritardo è dovuto probabilmente al tentativo di prendere quante più cautele è possibile contro le 'minacce' di ricorso.
Non tutti i mali vengono per nuocere
La motivazione del ritardo nella pubblicazione del bando del concorso scuola 2016 potrebbe essere connessa anche ad un'altra questione: nei giorni scorsi è stato accolto un ordine del giorno della Chimienti del M5S che chiedeva un approfondimento sulla fase transitoria prevista per i docenti TFA, PAS e SFP che non risulterebbero vincitori del concorso.
Anche in questo caso la situazione è parecchio delicata, si tratta di docenti con esperienza, che hanno svolto esami e corsi, tirocini diretti e indiretti e hanno speso circa 3mila euro: in parole semplici, è una classe di docenti che non può essere esautorata dalla scuola e i ritardi del bando potrebbero essere connessi a questa complessa vicenda e a un tentativo di risolverla. Per aggiornamenti e ultime novità, cliccate su 'Segui' in alto sopra l'articolo.