L'Unicobas ha deciso di dichiarare 'guerra' al Miur attraverso lo strumento dei ricorsi: secondo D'Errico, il segretario nazionale, la legge 107 del 2015, la cosiddetta 'Buona Scuola', è assolutamente anticostituzionale perché in palese contraddizione con lo statuto giuridico degli insegnanti – la riforma della scuola crea disparità di trattamento ed è proprio su questo punto che occorre far partire una serie di ricorsi. La sfida dell'Unicobas non è soltanto 'vertenziale' ma anche politica: i ricorsi dovrebbero dimostrare in chiave giuridica l'incostituzionalità della legge 107/2015 in maniera tale che venga rinviata alla Corte Costituzionale.

D'Errico ricorda, comunque, le vittorie giudiziarie dell'Unicobas e di come sia necessario agire attraverso questa strada per limitare i danni di una riforma della scuola da considerarsi inemendabile.

Gli 11 ricorsi dell'Unicobas contro la 'Buona scuola'

Ecco un prospetto indicativo dei ricorsi che l'Unicobas metterà in campo contro la riforma della 'Buona scuola':

  • i precari della scuola dell'Infanzia non assunti pur essendo presenti nella GaE
  • i docenti abilitati che vengono utilizzati in ordini di scuole inferiori e devono sottoporsi all'anno di prova
  • i docenti dell'organico di potenziamento che non svolgono alcuna mansione (il ricorso è per mobbing)
  • i soprannumerari che non possono più rientrare nella sede di titolarità
  • i neoassunti della Fasi B e C che non hanno potuto chiedere la titolarità di una sede con palese disparità di trattamento nei confronti dei neoassunti in Fase 0 e A
  • i docenti di ruolo che per una contrazione risultano perdenti il posto saranno spediti negli ambiti territoriali e dovranno fare una domanda al buio, si tratta di disparità di trattamento nei confronti degli altri lavoratori
  • i docenti precari non presenti in GaE ma con 36 mesi di servizio che non sono stati soggetti ad assunzione
  • gli ATA precari con 36 mesi di servizio che non hanno ottenuto l'assunzione e il risarcimento
  • i docenti assunti negli anni scorsi non potranno ottenere, in caso di trasferimento, titolarità di sede, mentre i neoassunti nelle Fasi 0 e A lo potranno fare, il ricorso è sempre per disparità di trattamento
  • chi finisce negli ambiti territoriali potrà essere costretto a fare domanda di incarico triennale ogni tre anni finendo in mobilità
  • chi otterrà un passaggio di cattedra o di ruolo sarà costretto a rientrare negli ambiti territoriali

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