Le polemiche sul concorso scuola 2016, al momento, riguardano soprattutto i ritardi nella pubblicazione del bando: nella legge 107 del 2015 si prevedeva che esso fosse emanato entro il 1° dicembre 2015, mentre, secondo indiscrezioni, potrebbe slittare ancora di un paio di settimane. Le motivazioni riguardano la confusa riforma delle classi di concorso, che deve ancora attraversare una serie di passaggi obbligati: l'approvazione da parte del Consiglio dei Ministri, la firma del Presidente della Repubblica e la verifica della Corte dei Conti. Nel frattempo, in molti si chiedono come avverranno le assunzioni per coloro che risulteranno vincitori del concorso Scuola 2016: la normativa sul punto è piuttosto confusa e va analizzata con attenzione.

Come avverrà l'assunzione per i vincitori del concorso scuola 2016?

Il riferimento normativo che regolamenta le assunzioni è il comma 79 della legge n. 107 del 2015, la riforma della 'Buona scuola': si sancisce che, per diventare insegnanti, coloro che si troveranno a vincere il prossimoconcorso scuoladovranno sottomettersi alla chiamata diretta da parte dei dirigenti in vista dell'ottenimento dell'incarico in una scuola. Il meccanismo dovrebbe essere il seguente: i presidi-manager dovranno stilare il PTOF (il Piano Triennale) ed effettuare le proprie proposte sia per quanto riguarda i posti comuni sia per quanto riguarda i posti sul sostegno; in seguito, i dirigenti scolastici dovranno basare le proprie scelte sulla base delle candidature spontanee che i docenti presenteranno alle scuole, tenendo conto della precedenza sull'assegnazione della sede.

Contratto triennale per i vincitori concorso scuola 2016

All'interno di questo meccanismo sussistono, però, delle importanti carenze dal punto di vista normativo: cosa accade se un vincitore del concorso scuola 2016non viene chiamato da nessun preside in nessuna scuola? La legge della 'Buona scuola' prevede che, in questi casi, siano gli USR ad assegnare al candidato una cattedra 'd'ufficio', ma il problema è che non vi è alcuna indicazione sulla modalità attraverso la quale debba essere svolta questa operazione; in questo senso, resta un mistero la stessa costituzione delle Graduatorie di Merito: un preside-manager può chiamare un docente che si trova in una posizione più in basso in graduatoria, senza tenere conto di chi ha un punteggio maggiore?

Per quanto riguarda, invece, la questione contrattuale, essi avranno la durata di tre anni (quelli del PTOF) e il rinnovo dovrebbe essere tacito e garantito, anche se un cambiamento del PTOF, oltre alle classiche situazioni di sovrannumerarietà, potrebbero portare ad una mancanza di rinnovo. Per aggiornamenti, cliccate su 'Segui' in alto sopra l'articolo.