Le novità sulle pensioni alla giornata di oggi, domenica 31 gennaio, hanno per protagonisti Tito Boeri e i lavoratori precoci. Nell'ultimo paragrafo ci concentreremo anche sul nuovo Piano Povertà, nello specifico sugli assegni di reversibilità. Riflettori ancora accesi sul presidente dell'Inps dunque e la categoria dei precoci, con quest'ultimi che da poco hanno espresso il proprio malcontento nei confronti del professore della Bocconi dopo le proposte di quota 42 e quota 43, che Boeri vorrebbe 'sostituire' a quota 41 nel dibattito inerente le Pensioni dei precoci.

Come detto, concluderemo il nostro approfondimento odierno parlandovi del disegno di legge delega da poco approvato dal governo.

Flessibilità

Le ultime notizie sulle pensioni ci portano a parlare del recente intervento a Milano di Tito Boeri, in occasione della presentazione di 'New skills at work in Italy', un programma triennale il cui obiettivo è quello di fornire utili informazioni sui cambiamenti del mercato del lavoro e consigli sull'incremento dell'occupazione nel nostro Paese. Il progetto, curato da Jp Morgan Chase Foundation e dall'Università Bocconi, è stato presentato nell'ateneo di Milano dal presidente dell'Inps. Ciò che più interessa a noi sono le dichiarazioni del professore in relazione alla flessibilità.

Boeri ha nuovamente rilanciato sul tema della flessibilità previdenziale, affermando che la sua introduzione può incidere sul drammatico dato della disoccupazione giovanile. Il numero uno dell'Inps ha inoltre detto che il governo deve introdurre ora le flessibilità in uscita dal mondo del lavoro, adesso che si avverte realmente il bisogno, senza aspettare ancora, dal momento che nei prossimi anni il sistema troverebbe un proprio equilibrio.

Parole molto forti quelle utilizzate dall'economista italiano, il quale ricordiamo ha pubblicato sul sito ufficiale dell'Istituto Nazionale della Previdenza Sociale il proprio piano per la correzione dell'attuale riforma Fornero, mentre da poco ha reso noto le proposte per i lavoratori precoci, ricordando che tra non molti anni occorrerà restare al lavoro fino a maturare 45 anni di contributi, sempre per effetto dell'aspettativa di vita.

I precoci non ci stanno, chiedono a gran voce quota 41. Il 2016 si aprirà con tutta probabilità con una manifestazione a Roma entro il mese di marzo. Nel frattempo, dal gruppo Facebook, continuano ad arrivare numerose foto dei vari comitati nati in Italia, che vedono la partecipazione attiva di numerosi precoci.

Governo

In queste ultime ore sta facendo ampiamente discutere il cosiddetto Piano Povertà, il disegno di legge delega approvato dal governo Renzi con cui 'cambiano' gli assegni di reversibilità. La loro erogazione infatti sarà legata alla verifica del reddito, contrariamente a quanto avvenuto fino ad oggi. Stefano Sacchi, commissario straordinario Isfol, chiarisce che gli assegni in essere, così come le pensioni di invalidità, non subiranno cambiamenti.

Sacchi spiega che le nuove regole fissate con il Piano Povertà riguarderanno soltanto coloro che chiederanno prestazioni in futuro, ovvero interesseranno tutte quelle prestazioni chieste dopo l'entrata in vigore dei decreti attuativi.