Non è chiaro quale sarà la copertura mediatica della manifestazione di oggi 6 febbraio a Bologna contro la legge Fornero e a favore di una riforma delle Pensioni per il 2016 che contempli la più 'facile' delle soluzioni, la 'Quota 41' per tutti. L'appello che alcuni giorni fa i lavoratori precoci avevano inviato alle altre categorie penalizzate dalla Fornero sembra che sia stato accolto: a quanto pare, infatti, alla manifestazione dovrebbero partecipare anche rappresentanti dei comitati degli esodati, delle donne (in vista di una semplificazione e di un allargamento di Opzione Donna) e dei disoccupati.
Nel frattempo, è giunta anche la risposta di Giuliano Poletti all'invito dei precoci a farsi vivo alla manifestazione per comprendere soprattutto che essi non sono dei facinorosi ma persone comuni che richiedono semplicemente un diritto negato alla pensione.
Precoci e esodati sul piede di guerra: novità riforma pensioni 2016
I lavoratori precoci sono riusciti in poco tempo a organizzare una manifestazione a Bologna la cui unica richiesta è la 'Quota 41': per mettere in campo una riforma delle pensioni per il 2016si dovrebbe proprio partire dal principio lineare e semplice che bastano 41 anni di contribuzione per andare in pensione senza alcuna penalizzazione. Alla manifestazione parteciperanno, a quanto pare, anche gli esodati: la loro richiesta è ovviamente differente – si tratta di una nuova salvaguardia per tutelare più di 20mila lavoratori che, al momento, non hanno né stipendio né pensione – ma si ritiene che unendo le forze si possa far sentire ancora più forte la propria voce.
Gli esodati, comunque, sono nuovamente sul piede di guerra e possono contare sull'appoggio di Cesare Damiano che più volte ha sottolineato la necessità di un'ottava salvaguardia. Alla manifestazione, invece, non parteciperà Giuliano Poletti che, però, ha voluto lanciare un messaggio ai lavoratori precoci tramite il suo segretario, Leonardo Andreaus: il problema è all'attenzione del Ministro il quale, oltre a salutarli cordialmente, sottolinea che non li considera affatto dei facinorosi.
Il nodo dell'Opzione donna e delle ricongiunzioni: novità pensioni 2016
Anche i comitati per l'Opzione Donna sono sul piede di guerra e, forse proprio per questo, hanno deciso di partecipare alla manifestazione dei lavoratori precoci. Una delle contraddizioni del sistema previdenziale italiano che sta facendo molto discutere in questi ultimi giorni è quello che riguarda le ricongiunzioni onerose; su questo tema è intervenuto anche il Comitato Opzione Donna, la cui richiesta è la seguente: tutte le contribuzioni che sono state versate alla cosiddetta Gestione Separata Inps devono poter essere conteggiate ai fini del raggiungimento del requisito dei 35 anni per poter accedere alla Opzione.
Si tratta, in effetti, di un tema sul quale ha rilasciato dichiarazionidi recente anche Cesare Damiano, il quale ha sottolineato, però, un altro aspetto, non meno importante, della questione: le ricongiunzioni sono molto 'salate' e, su questo punto, si chiede un intervento del governo Renzi al più presto. Giorno dopo giorno, insomma, soprattutto dopo le ultime dichiarazioni di Giuliano Poletti, il tema della flessibilità in uscita sta passando sullo sfondo, anche se resta la 'madre di tutte le battaglie', come ha dichiaratodi recente il Presidente della Commissione Lavoro, il deputato del PD, Cesare Damiano. Per aggiornamenti su precoci, riforma pensioni 2016 e manifestazione di Bologna, cliccate su 'Segui' in alto sopra l'articolo.