Le discussioni sulla riforma Pensioni 2016 proseguono nella direzione di una richiesta di maggiore flessibilità in uscita. A intervenire è statoCesare Damiano, il quale ha sottolineato soprattutto due aspetti: il primo riguarda la questione delle ricongiunzioni onerose, le quali impongono la spesa anche di diverse decine di migliaia di euro in vista del cumulo dei contributi. Su questo aspetto, il Presidente della Commissione Lavoro ha permesso un intervento. Il secondo riguarda proprio la flessibilità, 'la madre di tutte le battaglie' come è stata definita, a partire dalla quale Damiano ha chiesto a Renzi di alzare la voce in Europa in maniera netta e decisa.

Nel frattempo, proseguono le battaglie per quanto riguarda gli esodati e i precoci: i primi hanno 'inviato' una lettera aperta Renzi affinché venga preso in considerazione il fatto che ci sono ancora più di 20mila lavoratori esodati senza alcuna forma di tutela; i secondi hanno invitato addirittura il Ministro Giuliano Poletti alla manifestazione di domani sabato 6 febbraio a Bologna.

Gli esodati e le news sulla riforma pensioni 2016

I comitati degli esodati hanno inviato una lettera aperta a Matteo Renzi, ai rappresentanti del governo, alle istituzioni e alle organizzazioni sindacali affinché venga presa in considerazione la propria vertenza. Gli esodati ricordano che la misura contenuta all'interno della legge di stabilità 2016, la settima salvaguardia, non ha assolutamente risolto la questione, essendo rimaste escluse più di 20mila posizioni; si richiede, inoltre, il ripristino di tutte le somme distratte dal Fondo Esodati, in maniera tale da costituire un plafond in vista di un'ottava salvaguardia che possa risolvere definitivamente la situazione.

Inoltre, si apprende che si sta portando avanti un nuovo censimento per capire quanti sono realmente gli esodati che avrebbero diritto ad una pensione anticipata o con i criteri precedenti alla riforma pensioni Fornero. La loro battaglia, comunque, viene appoggiata dallo stesso Cesare Damiano, che, più volte, ha sottolineato la necessità di una nuova salvaguardia, oltreché di un riforma pensioni realmente strutturale.

I precoci e le news sulla riforma pensioni 2016

Anche i lavoratori precoci stanno portando avanti con decisione la propria vertenzadopo che hanno ricevuto molti appoggi sia dal mondo politico che dal mondo sindacale in vista della loro richiesta che può essere riassunta facilmente con la formula 'Quota 41', un provvedimento che permetta di andare in pensioni dopo il versamento di 41 anni di contribuzione.

I precoci hanno organizzato una manifestazione a Bologna per domani sabato 6 febbraio e, per l'occasione, hanno lanciato un invito al Ministro Poletti affinché partecipi e guardi con i propri occhi che questa categoria di lavoratori non è formata da pericolosi sovversivi, bensì da gente comune che chiede soltanto di poter andare in pensione dopo aver lavorato per quarant'anni e più. Difficile che il Ministro possa essere realmente presente, ma il messaggio è chiaro: i lavoratori precoci non si arrendono e, nonostante non siano in grande numero (cosa che dovrebbe facilitare, tra l'altro, l'emanazione di un provvedimento in loro favore), il loro percorso è piuttosto chiaro, la battaglia non si fermerà fino a quando i loro diritti non troveranno una risposta da parte del governo Renzi. Per aggiornamenti sulla previdenza e la manifestazione di domani, cliccate su 'Segui' in alto sopra l'articolo.