Anche Marco Carra, parlamentare PD, finalmente, sta prendendo coscienza del problema relativo ai mancati pagamenti degli stipendi di molti insegnanti precari della Scuola pubblica italiana. Da tanto tempo oramai si parla di questo problema (dall'inizio dell'anno scolastico in corso) e persino il sottosegretario Davide Faraone, in più circostanze, ha tentato invano di giustificare questa paradossale situazione, cercando di calmare gli animi, lungamente esasperati dei tanti docenti precari resi ancor più precari dalla mancanza di dignità, promettendo loro una risoluzione definitiva a questo grave aspetto economico e lavorativo, non più procrastinabile.

Un dramma che va avanti da cinque mesi

Molti docenti, intanto, sconfortati ed esasperati, vivono quasi di stenti con la paura di non vedersi riconosciuti queii diritti come tutti gli altri lavoratori della scuola, quelli di serie A o di serie B. Loro non possono sperare neanche in un ‘punteggio’ in quanto, alla fine, non gli servirà proprio a nulla.Il ruolo svolto da questi docenti (la maggior parte di essi ha un’età media di 30 anni), in fondo, è uguale, in tutto e per tutto, ai medesimi docenti di ruolo con 40 anni di esperienza pregressa.

La politica, la quale ha il dovere morale di risolvere questa criticità, lo sa benissimo che oggi una buona parte dei lavoratori della scuola sta prestando il suo servizio con serietà e professionalità, ma sa anche che lo fa senza avere in cambio un’adeguata gratificazione economica e, nonostante le rassicurazioni del neolaureato Faraone, il loro stipendio continuano asognarlo.Una brutta vicenda questa: ci chiediamo, infatti, se una cosa simile fosse capitata ai parlamentari italiani quali conseguenze, gli stessi, avrebbero messo in atto in segno di protesta?

Ma.... niente paura, cose del genere per questa 'casta', forse, non si verificheranno mai.

L'impegno dell'on. Marco Carra contro le inadempienze del Governo italiano

A prendere coscienza del problema, e non da ora, è stato l’onorevole Marco Carra, del PD, il quale ha inviato al Ministro dell’Economia un’interrogazione per trovare, immediatamente, la soluzione a questa incresciosa situazione, dichiarando: «Lo Stato non può permettersi di non pagare gli insegnanti precari».

E’ vero che molti hanno ricevuto in questi mesi gli arretrati spettanti, ma, pensate, ci sono tanti altri insegnanti precari che ancora non hanno preso neanche la prima busta paga, da settembre a oggi. Lo stesso parlamentare Dem, poi, continua nel suo accalorato discorso e dichiara: «Penso che lo Stato non possa permettersi di essere inadempiente nei confronti di cittadini che svolgono la loro professione e consentono il mantenimento del servizio.

– prosegue – Ecco perché la battaglia iniziata tempo fa va portata avanti con determinazione ed io lo farò anche se stiamo parlando di un governo che sto sostenendo. Anzi, proprio perché lo sto sostenendo ritengo che debba comportarsi seriamente».

Ben vengano iniziative simili, soprattutto da parlamentari e uomini di partito che sostengono questo governo. Tutti gli insegnanti sperano nei prossimi giorninel pagamento degli ultimi arretrati, per assaporare la giusta ricompensa per il lavoro finora prestato. Auguri e buona fortuna.