Occorre un testo unico in materia pensionistica che possa attuare una "revisione normativa generale sulla previdenza per semplificarla e uniformarla". E' la proposta lanciata ieri da Domenico Pesenti, rappresentante del Cepa, durante un'audizione in commissione Lavoro pubblico e privato a Montecitorio, nell'ambito dell'indagine conoscitiva sugli effetti della riforma Pensioni Monti-Fornero e sulle differenze tra uomini e donne in materia previdenziale.
Pensioni, le proposte del Centro patronati in audizione alla Camera
In rappresentanza del Centro patronati, Domenico Pesenti ha spiegato, a proposito delle disparità sulle pensioni non solo tra donne e uomini ma anche su lavoratori impegnati in mansioni e diverse tra cui quelli che svolgono lavori usuranti, che "non è possibile - ha sottolineato - avere una età pensionabile uguale per tutti i lavori". Il Cepa, come le altre organizzazioni sindacali, insiste sulla "flessibilità in uscita" sulla quale il Governo Renzi ha confermato oggi gli impegni assunti per il 2016 tramite il ministro del Lavoro Giuliano Poletti, "altrimenti nei prossimi anni - ha sottolineato Pesenti - sarà una macelleria sociale".
In rappresentanza del Centro patronati in commissione Lavoro alla Camera è stato sentito anche Claudio Piersanti, che ha proposto all'esecutivo di introdurre per tutti i regimi "l'istituto della pensione supplementare".
Previdenza, Consulenti Lavoro: per le donne maternità automatica
Altre proposte sulla riforma pensioni arrivano Consiglio nazionale dell'Ordine dei consulenti del lavoro. "Estendere il principio dell'automaticità della prestazione - ha proposto Giovanni Marcantonio in commissione Lavoro alla Camera - anche per l'indennità di maternità". Il rappresentante dei consulenti del lavoro ha proposto anche di introdurre la "formazione continua gratuita - ha spiegato - nel periodo di maternità".
Le donne - ha sottolineato Marcantonio nel corso dell'audizione - usufruiscono meno per quanto riguarda le prestazioni pensionistiche e più per quanto riguarda le prestazioni assistenziali e le pensioni di reversibilità.
Barbagallo su pensioni di reversibilità e integrazione al minimo
E a proposito di pensioni di reversibilità, che il Governo Renzi tra l'altro vuole estendere alle unioni civili e dunque alle coppie omosessuali con il ddl Cirinnà, interviene il segretario generale della Uil Carmelo Barbagallo. "I ventilati interventi sulle pensioni di reversibilità e sull'integrazione al minimo - ha detto il leader della Uil commentando le ultime novità annunciate dal ministro del Lavoro per il contrasto alla povertà - rischiano di stravolgere il senso e la portata - ha spiegato - dell'intervento annunciato.
Speriamo - ha sottolineato Barbagallo - di essere smentiti". La proposta della Uil è quella di finanziare il reddito minimo garantito con i proventi della lotta alla corruzione e all'evasione fiscale.