Continua l'acceso dibattito sulla riforma pensioni, le ultime novità giungono da Cesare Damiano che come riporta l'Ansa approfitta del caos generatosi intorno alle Pensioni di reversibilità per sottolineare l'esigenza immediata di inserire in agenda il tema delle pensioni. Troppi ancora i nodi irrisolti, precoci, esodati, usuranti, opzione donna, ricongiunzioni onerose, sono tutti temi, precisa il Presidente della Commissione Lavoro alla Camera, che il Governo Renzi deve affrontare quanto prima.
Sono almeno tre i motivi, spiega Damiano, per i quali è necessario accelerare la messa in agenda del tema pensionistico. Eccoli in dettaglio.
Il Governo metta in agenda il tema pensioni, 3 i motivi principali per agire subito
Il primo motivo è che Cgil, Cisl e Uil hanno chiesto da tempo, scrivendo al ministro del lavoro Poletti ed al premier Renzi, un incontro rapido per affrontare insieme non solo il tema urgente della flessibilità in uscita, ma anche per discutere di tutte le questioni ancora irrisolte. Si pensi ai precoci che da tempo richiedono la quota 41 ed il prossimo 18 febbraio, esausti di attendere invano, saranno a Montecitorio con un presidio al fine di incalzare il Governo Renzi all'approvazione del Ddl 857 di Damiano. Agli esodati rimasti esclusi dalla 7° salvaguardia che ribadiscono la necessità di sanare un errore derivante dalla Riforma Fornero e richiedono con forza un'ottava salvaguardia che sani una volte per tutte questo empasse.
Alle donne dell'ultimo trimestre del 57/58 che in legge di stabilità sono rimaste escluse dalla possibilità di usufruire della legge 243/2004 la cosiddetta opzione donna a causa dell'incremento di tre mesi dell'aspettativa di vita, e che sono costrette ad aspettare l'esito del contatore, confidando che alla fine giustizia venga fatta. Il problema delle ricongiunzioni onerose che va risolto, perché risulta assurdo non poter accedere alla pensione solo perché i contributi sono stati versati in casse previdenziali differenti. Dover pagare per ricongiungere i propri contributi già versati, sostiene Damiano, è un'ingiustizia che deve essere sanata.
Il secondo motivo per cui il Governo dovrebbe mettere rapidamente in agenda la flessibilità è che in Commissione lavoro è già in discussione una proposta di legge insieme a quella degli altri partiti, dunque sarebbe bene giungere quanto prima ad un testo unificato che soddisfi le esigenze dei lavoratori. Il terzo motivo è che per affrontare il tema della povertà si prevede la possibilità di andare a tagliare le pensioni di reversibilità, argomento che sta generando forti polemiche e preoccupazioni tra vedovi/e e che è chiaramente inaccettabile, dice Damiano.
La previdenza non è una mucca da mungere per risanare i conti dello Stato
La previdenza, conclude 'piccato' Il Presidente della Commissione Lavoro, deve smettere di essere considerata la "mucca da mungere ogni qualvolta i conti dello Stato devono essere risanati". È tempo di agire e di cambiare in modo strutturale la riforma pensioni, di questo ne sono più che certi donne, esodati e precoci che il prossimo 18 febbraio uniranno le forze in piazza contro il Governo Renzi. Nei giorni scorsi Maria Luisa Gnecchi ha risposto ad un'email di un lavoratore precoce ringraziandolo per quello che stanno facendo e per il sostegno che stanno dando alla loro proposta di legge il Ddl 857.