Le ultime notizie sulle pensioni, ci rivelano che tornano a far sentire la loro voce sul tema delle Pensioni sia Tito Boeri,presidente dell’Inps, sia Cesare Damiano presidente della commissione lavoro della Camera. Il primo in un’intervista ad un giornale tedesco schierandosi a favore del premier Matteo Renzi, il secondo contro il governo per le pensioni di reversibilità.

Le opinioni di Boeri, la contrarietà di Damiano

Il professore Boeri è intervenuto a sostegno delle posizioni del presidente del consiglio Matteo Renzi, nel momento in cui chiede alla Comunità Europea di rivedere le proprie politiche in campo previdenziale, al fine di consentire una maggiore e più funzionale flessibilità in ambito di sistemi pensionistici, in particolare sull’età di accesso alla pensione. Nel sostenere un maggiore elasticità sulla flessibilità, il presidente dell'Inps chiede che la stessa flessibilità debba essere accompagnata anche da un nuovoPatto di Stabilità, che permetta ai lavoratori di scegliere quando andare in pensione, al di là, quindi, dei vincoli oggi normati dalla rigida legge Fornero del governo Monti del dicembre 2011.

Legge che, lo ripetiamo, ha fatto tanto piangere centinaia di migliaia di lavoratori in questi 5 anni di attuazione. Se Boeri è con Matteo Renzi, Cesare Damiano non lo è affatto, in particolare sulle ventilate manovre sulle pensioni di reversibilità.

Il Damiano pensiero sulle ipotesi di modifica delle pensioni di reversibilità

Il presidente della commissione lavoro della Camera, Cesare Damiano, conferma quanto sostenuto dalla Cgil in questi giorni, circa le intenzioni del governo di rivedere i criteri di accesso alla concessione della pensione di reversibilità. Per l'ex Cgil, se il governo dovesse perseguire questa strada per tenere sotto controllo i conti, commetterebbe gli stessi errori commessi con la legge Fornero del governo del professore Mario Monti.

Damiano, inoltre, afferma che le pensioni non possono essere considerate come “mucca di Stato”. Occorre, seguendo sempre il suo ragionamento, maggiore flessibilità anche per dare più concrete possibilità alle giovani generazioni di inserirsi nel mondo del lavoro.

La battaglia è appena iniziata. Vedremo come andrà a finire. Seguiteci, come sempre vi terremo aggiornati.