Boicottaggio dei comitati di valutazione da Nord a Sud. Questa è stata la risposta di almeno metà degli ottomila istituti che compongono la Scuola pubblica italiana: se da una parte, il ministro dell'Istruzione, Stefania Giannini, ha emesso, l'altro giorno, il decreto riguardante l'assegnazione dei duecento milioni da destinare ai docenti 'meritevoli', dall'altra si riscontra la protesta unitaria degli insegnanti che contestano il provvedimento contenuto nella Buona Scuola.
Ultime news venerdì 18 marzo 2016: nella scuola di Agnese Renzi, niente comitato e preside querelato
Come si diceva, in almeno la metà delle scuole italiane non sono stati nominati i comitati di valutazione e addirittura in una ventina di scuole si è votato contro la loro formazione.
C'è da sottolineare la situazione paradossale che si è venuta a creare all'Istituto Baldacci di Pontassieve, la scuola dove insegna Agnese Renzi, moglie del Presidente del Consiglio: qui il preside ha tentato di impedire fisicamente la formalizzazione del 'NO' da parte del collegio dei docenti e per questo motivo è stato addirittura querelato.
Sindacati contro Miur per costituzione comitato valutazione: 'Aggravante pericolosa'
Il segretario generale Unicobas, Stefano D'Errico, ha sottolineato come i comitati di valutazione, senza la presenza dei docenti e quella dei genitori, non possano decidere niente.
Dal punto di vista giuridico, trattandosi di un organismo perfetto, non può decidere nulla in mancanza di alcuni membri.
Unicobas mise in evidenza per primo la questione ed ora anche i sindacati confederali si sono allineati a questa veduta. Domenico Pantaleo di Flc-Cgil parla di 'aggravante pericolosa' in merito al fatto che il comitato possa decidere ugualmente se composto dal solo preside e dal membro dell'Ufficio Scolastico Regionale: in pratica, si sta dando al dirigente scolastico il potere di attribuire il bonus, senza la minima contrattazione sindacale.
Anche Pino Turi della Uil Scuola ha parlato di 'scelte di indirizzo gravissime' riferendosi al Miur e al fatto che il dicastero di Viale Trastevere abbia conferito potere decisionale al comitato anche senza la presenza di alcuni dei suoi componenti: 'Si sta andando contro la cultura della collegialità e della partecipazione che, tradizionalmente, appartengono alla scuola'.