Il riordino delle classi di concorso nella Scuola non produrrà il tanto auspicato potenziamento delle competenze degli studenti, cioè uno degli obiettivi dichiarati della riforma scolastica di Matteo Renzi. Anzi, se la riforma delle classi di concorso avrebbe potuto essere l'occasione giusta per definire le competenze necessarie per accedere alla professione di insegnante, il regolamento attuativo in vigore dallo scorso 23 febbraio si è limitato ad un accorpamento delle Cdc che sono passate da 168 a 116 e ad introdurre la classe dedicata all'insegnamento dell'italiano agli studenti stranieri.
In generale, però, l'accorpamento rischia di rendere approssimative e troppo generiche le competenze degli insegnanti.
Nuove classi di concorso nella scuola: competenze non adeguate
Dell'argomento parla il Corriere della Sera di oggi, 24 marzo 2016, a poco più di una settimana dalla scadenza del termine per la presentazione della domanda per partecipare al concorso scolastico 2016. Eppure dal Consiglio universitario nazionale (Cun), organo di consultazione del ministero dell'Istruzione, erano arrivate precise direttive in merito alle correlazioni tra le tipologie di lauree e le competenze acquisite durante gli anni di studio per insegnare una determinata disciplina.
Il risultato è stato, invece, una riforma delle classi di concorso che poco ricalca le indicazioni del Cun, con scelte discutibili. Prima tra tutte, quella di poter ammettere all'insegnamento dell'italiano e del latino nei licei i laureati in Scienze per la conservazione dei beni culturali il cui ciclo di studi prevede esami di tipo scientifico, con tanta chimica, geologia e fisica. Materie che poco hanno decisamente poco a che fare con le discipline letterarie.
Matematica: cosa cambia nell'abilitazione già dal concorso 2016
La situazione è ancora più anomala per la matematica e le scienze: al giorno d'oggi non c'è una laurea che prepari ad insegnare entrambe le materie. Pertanto, alle scuole medie vanno ad insegnare soprattutto i laureati in biologia, mentre alle superiori prestano servizio i laureati in matematica.
Sul punto, il Cun sarebbe stato favorevole ad una divisione delle due materie con assegnazione di ciascuna a specifici profili. Con le nuove classi di concorso, se da un lato è stato giusto affidare queste due discipline anche agli ingegneri, dall'altro è risultato azzardato concederle anche ai laureati in Scienze della nutrizione. E i laureati in architettura del paesaggio ben poco hanno a che fare con la matematica che potranno insegnare alle scuole superiori, ultima delle novità del riordino delle classi di concorso.