Sono mesi che si attendono notizie circa il TFA 2016, anche se il Miur ha garantito che il tirocinio abilitante si farà di certo. Il M5S ha presentato un'interrogazione parlamentare sul TFA e una risoluzione in cui viene chiesto al Miur di realizzare una fase transitoria per i docenti che sono stati esclusi dal concorso scuola 2016. E' stato pure richiesto che venga stralciata la nuova disposizione del cumulo dei trentasei mesi.

TFA 2016 e assunzione: il Miur che fa?

Ha senso indire il TFA 2016? I deputati del Movimento 5 Stelle attaccano il modo di procedere del Miur, che invece di programmare adeguatamente il fabbisogno scolastico, "improvvisa e procede a tentoni". Su questa base incerta, si chiedono, che senso ha indire un nuovo ciclo di TFA e abilitare docenti a cui non si può in nessun modo garantire l'assunzione? Che il motivo sia solo quello di riempire le casse universitarie? Il dubbio sorge spontaneo.

Fase transitoria necessaria per i precari

Sempre il M5S ha chiesto al Governo di provvedere a realizzare una fase transitoria entro il prossimo triennio per stabilizzare tutti i precari che sono stati esclusi dal concorso Scuola.

La questione è in discussione in commissione Cultura. In fondo, fanno notare i pentastellati, le immissioni in ruolo sono necessarie se si considera il fabbisogno reale (vi sono circa 100 mila supplenze annuali). A questa richiesta è stata aggiunta quella dello stralcio del divieto di cumulo dei trentasei mesi di servizio previsto a partire dal prossimo settembre. Una misura scandalosa che distorce il significato della sentenza a favore dei precari ottenuta dalla Corte Europea nel novembre 2014. La Corte di giustizia aveva sentenziato che non era giusto l'abuso dei contratti  a termine che l'Italia continuava a perpetrare e aveva intimato l'assunzione dei precari con contratti a tempo determinato oltre 36 mesi.

Il Miur ha pensato bene di risolvere il problema impedendo a chi ha 36 mesi di servizio di ottenere supplenze lunghe. Alla fine i docenti precari sono stati puniti per aver subito un'ingiustizia. Senza parole.

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