Per gli agricoltori, i titoli Pac, quelli relativi ai premi erogati a livello europeo, che si percepiscono per determinate colture, sono oggettivamente molto importanti. In un periodo di crisi generale, in cui l’agricoltura è particolarmente in difficoltà, l’attesa per la pubblicazione dei nuovi titoli era tanta. Il giorno è arrivato e finalmente per tutti gli operatori del settore, sono usciti e sono consultabili le nuove quote, quelle valide per il periodo 2015-2020. I primi dati parlano di numerose anomalie per molti portafogli titoli, ecco tutte le novità e cosa devono fare gli agricoltori.

Tutto on line e tutto consultabile

Ora è ufficiale, sul sito del SIAN, il Sistema Informativo Agricolo Nazionale, sono consultabili i titoli Pac. Ogni singolo agricoltore, inserendo il proprio codice fiscale o la propria partita IVA potrà consultare i dati relativi al portafoglio e controllare gli importi per ciascun titolo in pagamento a suo nome. Ricordiamo che questi titoli sono definitivi e, proprio per questo, sarà importante controllarli ora, per verificarne la correttezza. I titoli consultabili sono quelli base, quindi non comprendono i tanti benefit previsti per alcune tipologie di agricoltori e colture. La novità è che questi importi base, cioè il valore dei titoli, sono più bassi di quanto percepito lo scorso anno, ma per i giovani agricoltori, sarà erogato il 25% in più di questi titoli base per i primi 90 ettari di superfice aziendale.

In più, esistono i pagamenti multipli, quelli che Agea definisce “accoppiati”, per determinate colture oppure il “greening”, che raddoppia di fatto il premio.

Guida al calcolo dei titoli

I primi dati controllati sono allarmanti, perché pare che la maggior parte dei portafogli titoli presenterà anomalie, non saranno corretti.

L’agricoltore in questo caso deve subito controllare sul portale SIAN, la correttezza dei dati. L’importo di riferimento 2014, i titoli 2015-2020 e la superficie ammissibile 2015 sono i dati a cui prestare attenzione. A livello nazionale il valore titolo assegnato, il VUN è di 217,64 euro, mentre quelli della riserva nazionale è pari a 229,25 euro.

Fino al 2019, il valore minimo dei titoli sarà fissato a 130,58 euro, cioè il 60% del Valore Unitario dei Titoli. Il valore titoli è importante perché accompagneranno gli agricoltori fino alla prossima scadenza del 2020. La notizia buona è che essendo stati ufficializzati i definitivi, coloro che aspettano il saldo dovrebbero averlo entro il 30 giugno 2016. Le anomalie dicevamo, impatteranno sui portafogli dei soggetti in questione perché in caso di maggiore assegnazione di titoli avvenuta, la differenza confluirà nella riserva nazionale. AL contrario, nel caso in cui un agricoltore si veda assegnati minori titoli rispetto a quelli spettanti, bisognerà attendere il provvedimento AGEA che, assegnerà la differenza pescando sempre dalla riserva nazionale.