La fine dell'anno scolastico 2015/2016 è vicina. Le date delle prossime vacanza sono ormai limitate. È infatti possibile rendere note le date che segneranno l'ultimo giorno di Scuola in ogni regione. Le vacanze del 25 aprile sono quasi volate e l'ultimo giorno di sosta prima dell'estate è il 2 giugno (Festa della Repubblica). La buona notizia, per studenti e professori desiderosi di staccare la spina, è quella che dopo la data sopracitata mancheranno davvero una manciata di giorni per chiudere definitivamente l'anno scolastico 2015/2016. Ovviamente l'eccezione è rappresentata dai maturandi e dalle loro commissioni esaminatrici.

Date di chiusura anno scolastico2015/2016

Le date sul calendario che segnano la chiusura dell'anno scolastico 2015/2016 sono le seguenti, distinte per ogni regione, ma ognuna di esse si colloca nel mese di giugno:

  • il 7 in Abruzzo e Trentino;
  • il 9 in Basilicata, Sicilia e Piemonte;
  • l'8 in Calabria, Campania, Lazio, Liguria, Lombardia, Puglia, Umbria, Veneto;
  • il 6 in Emilia-Romagna;
  • l'11 in Friuli Venezia Giulia e Val d'Aosta;
  • il 4 nelle Marche e Molise;
  • il 10 in Sardegna e Toscana;
  • il 16 in Alto Adige.

Va precisato che queste date non valgono per la scuola d'infanzia, la cui chiusura è medesima in tutte le regioni ed è da collocarsi in data 30 giugno. Ogni calendario scolastico deve durare in media 200 giorni.

I giorni che rappresentano quelli di festa all'interno di questo calendario non sono solo quelli propri di ogni regione, ma anche quelli di festività nazionale. Se si tiene conto dei diversi giorni di festa, di apertura e di chiusura degli istituti scolastici è bene sapere che i seguenti giorni rappresentano date di chiusura – e quindi di festa - per tutte le scuole italiane: 1 novembre; Immacolata Concezione; Natale e S.

Stefano; primo giorno dell'anno; Epifania; festività pasquali; Liberazione; festa della Repubblica. Fatta eccezione per queste nove date, alle quali ogni istituto scolastico italiano si attiene, le scuole di ogni regione possono agire secondo discrezione personale nella compilazione del calendario scolastico per l'anno seguente a quello di compilazione.