Pensioni, una discussione senza fine. Le novità di oggi arrivano da Enrico Zanetti, viceministro dell'Economia, che ha parlato negativamente della proposta lanciata da Tito Boeri nelle ultime ore, con il presidente dell'Inps che aveva nuovamente riproposto sul tavolo della riforma pensioni il contributo di solidarietà, ipotesi però che non sembra trovare l'appoggio del governo, come confermano le dichiarazioni del numero 2 dell'Economia e di Tommaso Nannicini, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio. Due no arrivati nella stessa giornata di ieri che lasciano immaginare come la strada per la modifica della legge Fornero sia ancora ricca di ostacoli, tutta da raccontare, tutta da vivere.

Anche per questo motivo i sindacati nella stessa giornata di sabato hanno rilanciato una nuova protesta contro il governo, annunciando una nuova mobilitazione per il prossimo mese, una lotta continua, che non conosce soste, perché il 2016, come ripetuto più volte anche da Cesare Damiano, presente alla manifestazione di sabato, deve essere l'anno della flessibilità in uscita.

Enrico Zanetti e il no a Boeri

Riforma pensioni fattibile? È questo quello che sembra chiedersi Enrico Zanetti, in risposta dapprima al contributo di solidarietà 'ventilato' da Tito Boeri, in secondo luogo a chi vorrebbe cambiare la legge Fornero, modificare una riforma che ha creato, obiettivamente, un disagio sociale elevato, che intravediamo ogni giorno sulle strade, sui social e nei commenti che leggiamo alla fine dei nostri articoli, dove sono numerose le prese di posizione contro l'ex ministro del Lavoro, tanto da indurre alcuni partiti (leggi Lega Nord) a presentarsi nel paese della Fornero e protestare sotto la sua abitazione.

Zanetti, intervistato dal quotidiano Il Messaggero, ha criticato le posizioni di chi vorrebbe smantellare la riforma attuale delle pensioni, sottolineando come questi non spieghino in che modo vogliano recuperare 30 miliardi di euro, la somma che verrebbe a mancare nel bilancio pubblico, a tanto ammonta il 'tesoretto' della legge Fornero, come tra l'altro aveva detto Damiano qualche giorno fa, quando aveva parlato anche della riforma pensioni del 2007 durante l'allora governo Prodi, che genera un risparmio di 15 miliardi di euro ogni anno, per un totale, in 15 anni, di 225 miliardi.

Tornando poi sul tema legato al contributo della solidarietà, Enrico Zanetti ha affermato che anche lui è d'accordo sul trovare dei rimedi per risolvere alcune incongruenze del passato, sottolineando però che un ricalcolo delle pensioni mediante il contributivo non è possibile per mancanza di alcuni dati necessari, queste le parole del viceministro.

Per Tommaso Nannicini 'non c'è alcuna istruttoria né politica né tecnica sui contributi dalle pensioni', frenando dunque sull'ipotesi del contributo di solidarietà proposto dal presidente dell'Inps. Il sottosegretario però ci ha tenuto a precisare un dato importante, ovvero che l'intenzione del governo è di introdurre la flessibilità in uscita, fissando una data precisa, ovvero la prossima legge di Stabilità, con gli eventuali interventi che entreranno dunque in vigore a partire dal 2017. A riguardo, sono importanti le parole di Cesare Damiano di qualche giorno fa, secondo cui qualora l'esecutivo non inserirà la riforma previdenziale nel Def difficilmente se ne potrà poi parlare nella manovra finanziaria. Che cosa ne pensate circa le intenzioni del governo di introdurre la pensione anticipata a fine anno?