Gli esodati continuano ancora la loro lotta al fine di arrivare ad un accordo politico sull'eventuale approvazione dell'ottava clausola di salvaguardia visto che, nonostante le precedenti misure di tutela, ancora 24.300 lavoratori attendono una copertura previdenziale. Un problema assai serio che si ripercuote ormai da anni. Nel 2011, infatti, con l'entrata in vigore della Riforma Fornero migliaia di lavoratori sono rimasti penalizzati dalle norme che hanno previsto un ulteriore allungamento dell'età pensionabile.

A dare una risposta, seppure non in via definitiva a questa categoria di lavoratori, è stata la norma contenuta nella Legge di Stabilità 2016 riguardante l'estensione della settima misura di tutela anche ai lavoratori in mobilità, del trattamento speciale edile e ai lavoratori autorizzati alla prosecuzione volontaria.

Misura che, si è rivelata comunque insufficiente visto che, secondo le stime dell'Inps, ancora 24.300 esodati sono sprovvisti di tutela previdenziale.

Gli esodati parteciperanno alla manifestazione del 22 aprile

E' questo il motivo che induce la Rete del Comitato Esodati a partecipare alla manifestazione prevista per il 22 aprile, dove parteciperanno anche le tre sigle sindacali Cisl, Cgil e Uil. Numerosi sono gli argomenti da affrontare: dalle misure a favore dei lavoratori usuranti e precoci all'opzione contributivo donna e alla flessibilità in uscita. Al centro della protesta, ci sarà anche la richiesta da parte dei lavoratori esodati di un'ottava misura di tutela visto che, il Governo Renzi non ha ancora dato una risposta che possa risolvere definitivamente il problema.

Entro un mese pronta la stesura del testo per l'ottava salvaguardia

E non sono mancate le parole rassicuranti dell'Onorevole Davide Baruffi, deputato del Partito Democratico, il quale avrebbe confermato l'intenzione di affrontare il nodo esodati attraverso la prima stesura del testo riguardante l'ottava misura di salvaguardia prevista per il prossimo mese. L'argomento, dunque, resta urgente visto che, un intervento sulla flessibilità in uscita potrebbe essere insufficiente per garantire la copertura previdenziale agli 'esclusi' delle norme Fornero.