Il governo aveva decretato la fine delle assegnazioni provvisorie ma ora è arrivato il dietrofront: infatti, un emendamento al Senato prevede il loro ritorno a favore dei docenti neoassunti che, pertanto, potranno chiedere l'avvicinamento a casa. Attenzione, però, perchè secondo quanto riportato dall'autorevole quotidiano economico 'Italia Oggi' di giovedì 28 aprile, il provvedimento legislativo riguarderà solamente meno della metà dei 65.000 assunti attraverso le fasi B e C della Buona Scuola renziana.

Ultime news scuola 28 aprile: SI al riavvicinamento dei docenti neoassunti, riecco le assegnazioni 

L'emendamento firmato dalla relatrice scuola PD, onorevole Francesca Puglisi, dovrebbe prevedere, infatti, circa trentamila posti disponibili e, ancora una volta, dunque, ci troveremmo di fronte ad una potenziale platea di 'scontenti'.

In pratica, si tratta di una riformulazione dell'articolo 1 del decreto N. 42 del 2016 riguardante misure urgenti per il funzionamento di scuola e università: con esso non solo verranno estese al prossimo anno le assegnazioni provvisorie anche per gli insegnanti assunti nell'anno scolastico 2015/6 ma anche che per il prossimo anno le stesse possano essere richieste su posti inerenti l'organico dell'autonomia e quelli facenti capo al comma 69 dell'articolo 1 della legge 107.

Assegnazioni provvisorie, super lavoro estivo per gli Uffici Scolastici

Per quanto riguarda la disponibilità delle assegnazioni, sarà un decreto ad hoc, recante doppia firma Miur e Mef, a definirne il numero esatto. Se per gli insegnanti neoassunti assegnati ad una sede fuori provincia e, in diversi casi, molto lontani da casa, potrebbe trattarsi di una buona notizia, non sarà altrettanto per gli uffici scolastici che saranno costretti ad un autentico tour de force, tenendo presente che le operazioni di mobilità si protrarranno sino al prossimo 9 agosto.

Aggiungiamoci poi il lavoro relativo alle previste 63mila assunzioni (dal nuovo concorso e da GaE) che il Miur vorrebbe disporre entro l'inizio dell'anno scolastico, tenendo presente che i nuovi insegnanti verranno assunti su ambiti e saranno soggetti quindi alla chiamata diretta dei dirigenti scolastici; questi ultimi avranno a disposizione, pertanto, solo pochissimi giorni per chiamare i docenti di cui avranno bisogno.