Il concorso scuola 2016porta avanti le sue procedure, anche se le due questioni sollevate a fine aprile, quando iniziavano le prove scritte, sono rimaste irrisolte: innanzitutto, il nodo delle commissioni, a cui si è cercato di rimediare con l’ultimo decreto sulla Scuola raddoppiando i compensi ai commissari; in secondo luogo, la questione delle griglie di valutazione: nei giorni scorsi si era ventilata la possibilità che la prima fase della correzione potesse avvenire in maniera informatizzata a partire da una serie di TAG e keywords. Immediatamente, era scoppiato il panico tra i candidati: nella giornata di oggi si segnala un intervento dell’onorevole Coscia che, però, risulta essere, secondo i diretti interessati, completamente inadeguato.

La questione delle griglie del concorso scuola 2016

Sul proprio profilo Facebook, l’onorevole del PD Maria Coscia ha attaccato in maniera frontale il gruppo di insegnanti precari che aveva ventilato questa ipotesi: le sue parole sono state molto nette, si tratterebbe di una ‘bufala indegna’ e che non è assolutamente divertente spargere il panico tra le persone. La smentita è stata accolta favorevolmente, anche perché, come sottolinea OrizzonteScuola, la questione era stata sollevata non solo dai docenti precari, ma anche nei corsi di formazione in vista della preparazione al concorso scuola.

Restano i dubbi dei docenti sulle griglie delconcorso scuola 2016

La risposta, però, è sembrata immediatamente insufficiente e i precari non sembrano essersi rasserenati: se i candidati sono contenti che non si vada verso una informatizzazione delle correzioni degli elaborati a partire da determinate ‘parole-chiave’, è anche vero che permane l’assenza delle griglie.

L’onorevole coscia, accusa OrizzonteScuola, che avrebbe dovuto presentare le griglie contestualmente alla sua denuncia, che si tratti di una ‘bufala indegna’. I dubbi, dunque, permangono e, come si continua a sottolineare nei forum e sui social, sarebbe comunque paradossale che al concorso scuola 2016si chieda ai candidati di formulare griglie di valutazione (è capitato in più di una prova scritta), mentre proprio il Miur non ha ottemperato a quella che ogni didattica considera una priorità nell’ambito della valutazione. In questo senso, le parole della Coscia non sembrano convincere i candidati. Per aggiornamenti, cliccate su ‘Segui’ in alto sopra l’articolo.