Dal 19 maggio scorso, le commissioni del concorso docenti 2016 hanno cominciato con la procedura di correzione degli elaborati secondo le indicazioni operative contenute nella nota del Ministero dell'Istruzione Numero 14097, attraverso la quale l'amministrazione centrale ha inteso mettere fine alle polemiche relative alla mancata pubblicazione delle griglie di valutazione.

Ultime news concorso scuola, martedì 24 maggio 2016: come funziona la correzione degli elaborati?

Come sta funzionando, dunque, la procedura di correzione degli elaborati? Il sistema ha provveduto a rimescolare le prove, istituendo un nuovo ordine progressivo per le correzioni e attribuendo a ciascun elaborato un numero che, ovviamente, sarà diverso dal codice di controllo contenuto nella busta cartacea.

Ciascuna commissione sarà chiamata ad esprimere un giudizio in base ai criteri proposti a livello nazionale basati sulla pertinenza, sulla correttezza linguistica e sulla originalità, a prescindere dal fatto che ogni singola commissione potrà modificare o integrare, seppur in parte, questi criteri, verbalizzando le proprie decisioni e variazioni.

Per quanto concerne le correzioni dei quesiti con risposta chiusa, si comincerà da quelli in lingua, come da disposizioni contenute nel DM 874/2015; per compiere tale procedura, la commissione verrà coadiuvata dai membri aggregati di lingua. L’assegnazione del voto verrà effettuata in base alla risposta corretta che il sistema prospetterà automaticamente per tutti i candidati. Al termine verrà formulata una valutazione compresa in un range, come indicato dal Decreto Ministeriale 95/2016) per ciascun quesito non linguistico. L'ultimo atto della correzione sarà rappresentato dal giudizio sintetico, redatto dalla commissione e che andrà inserito nel sistema.

Scuola, concorso docenti: rush finale con le prove infanzia e primaria, il Miur trema

Cresce, nel frattempo, l’attesa per le ultime prove scritte, quelle riguardanti i candidati per la Scuola dell'infanzia e primaria, in calendario per i prossimi 30 e 31 maggio: se teniamo conto del fatto che avremo circa 60 mila candidati al giorno, al Miur serpeggia il timore di possibili problemi ai sistemi informatici, dopo quelli verificatisi in precedenza. Saranno senz'altro due date molto importanti anche per verificare quanti docenti, privi di titolo abilitativo ma forti di ordinanze giuridiche a proprio favore, si potranno presentare all’ultimo istante per sostenere la prova concorsuale.