Le prove scritte del concorso Scuola si avviano alla conclusione, prevista per la fine del corrente mese di maggio, anche se si fa sempre più probabile la predisposizione di prove suppletive a favore dei docenti non abilitati (stimati in oltre 25.000), i quali stanno attendendo con ansia il responso del Tar del Lazio in merito ai ricorsi presentati.

Naturalmente, le polemiche che hanno accompagnato questa prima fase del concorso scuola sono destinate ad aumentare sensibilmente, a ragion del fatto che gli insegnanti abilitati, non solo sono stati costretti dalla legge 107 ad un'ulteriore selezione, dopo aver completato con successo il loro percorso abilitativo, ma ora corrono il rischio di vedersi addirittura scavalcare nella corsa all'immissione in ruolo.

Ultime news scuola, lunedì 16 maggio: ricorrenti non abilitati avvantaggiati rispetto ai colleghi abilitati?

Una docente di scuola dell'infanzia e primaria che parteciperà a fine mese alla prova concorsuale, Lucia Marchi, ha colto l'occasione per fare i 'complimenti alla sig.ra Ministra Giannini', che finirà, magari, con il ritrovarsi gli insegnanti non abilitati dietro una cattedra mentre, invece, gli abilitati saranno costretti a rimanere ancora a casa. Nella lettera inviata al noto sito specializzato 'Tecnica della Scuola', in ogni caso, ci tiene a sottolineare come sia, comunque, dalla parte dei colleghi non abilitati ingiustamente esclusi dal concorso: ciò che non appare giusto, però, è che i ricorrenti, in caso di ammissione alla prova, avranno a disposizione più tempo per studiare e, soprattutto, potranno godere del considerevole vantaggio di conoscere le 'domande tipiche', spostando la loro attenzione su metodologia e programmazione.

Disparità di trattamento e 'due concorsi' anzichè uno solo?

Insomma, si ritiene che gli insegnanti che otterranno giustizia presso i Tribunali con le carte bollate finiranno per essere notevolmente avvantaggiati rispetto a chi ha affrontato la prova scritta prima di loro, quasi 'alla cieca': siamo di fronte all'ennesimo caso di disparità di trattamento e discriminazione? Tenendo conto dei tempi della giustizia, potremmo benissimo parlare di due concorsi, anzichè uno.