Nonostante il Governo Renzi abbia riaperto il tema della previdenza concentrandosi sulla famigerata flessibilità in uscita, resta ancora fermo al palo il delicato argomento riguardante i lavoratori usurati e precoci. Motivo che sicuramente spinge questa categoria di lavoratori a chiedere l'approvazione della Quota 41, più volta proposta all'esecutivo.
I lavoratori precoci chiedono la Quota 41
La misura contenuta nel disegno di legge 857 firmato dal Presidente della Commissione Lavoro alla Camera Cesare Damiano, infatti, darebbe la possibilità ai lavoratori penalizzati dalle norme Fornero di lasciare anticipatamente il lavoro dopo il raggiungimento di almeno 41 anni di versamenti contributivi senza andare in contro a penalizzazioni.
Cosa che potrebbe facilitare l'uscita dal mondo del lavoro a migliaia di lavoratori che hanno iniziato a versare contributi prima dei 18 anni.
Ma la polemica non si concentra solo sul fatto che il Governo non è ancora riuscito a dare una risposta sulla Quota 41; i lavoratori precoci, infatti, armano le loro proteste anche per quanto riguardo il decreto delle banche approvato lo scorso venerdì. Stando al decreto, infatti, i lavoratori appartenenti al settore bancario potrebbe usufruire di uno scivolo pari a 7 anni per lasciare anticipatamente il lavoro e usufruire del trattamento pensionistico; cosa che non soddisfa affatto i lavoratori precoci, visto che andrebbe a favorire solo alcune categorie di lavoratori.
Molto probabilmente tale decreto potrebbe essere oggetto della discussione nella manifestazione prevista per il 19 maggio in Piazza del Popolo a Roma, dove parteciperanno anche i sindacati per chiedere misure più esaustive al Governo sui precoci e un'ottava misura di salvaguardia per gli esodati.
Salvini contro la Fornero: 'taci e vai in esilio'
E non sono mancale le polemiche accese dal segretario federale della Lega Nord Matteo Salvini che continua tuttora a contrastare l'ex ministro del Lavoro Elsa Fornero sulle norme rigide varate nel 2011. "Sciagurata, taci e vai in esilio", ha scritto il leader del Carroccio sui Social Network, richiedendo la massima attenzione del Governo su un tema così delicato come quello dei lavoratori precoci.