La riforma della Scuola targata Renzi-Giannini presenta diversi vuoti normativi intorno a una serie di questioni: per quanto riguarda il cosiddetto bonus di 500 euro per i docentinon è ancora chiaro come vada fatta la rendicontazione e cosa accada qualora si spenda di più o di meno della cifra prevista. Il primo nodo risulta essere decisivo: la nota n.15219 del 15/10/2015 indicava che sarebbero state emanate nuove note per determinare la modalità specifica mediante la quale andava svolta la rendicontazione. Il Miur, però, sembra aver dimenticato questo aspetto e i docenti e le scuole si stanno organizzando a modo proprio: per il momento, si stanno raccogliendo le fatture e i cosiddetti 'scontrini parlanti', i quali molto probabilmente rappresentano la modalità migliore per 'dimostrare' le proprie spese.

La casistica: cosa accade se si spende di più o di meno del bonus di 500 euro per i docenti?

Ci sono altri due casi che vanno affrontati: quello in cui si spende di più dei 500 euro predisposti o se si spende di meno. Su questi due punti, la soluzione non sembra essere sempre chiarissima:

  • se si spende (e dunque si rendiconta) meno di 500€, la differenza 'non spesa' rientrerà nel bonus dell'anno successivo (a. s. 2016/2017) ma comunque il bonus non potrà eccedere la somma di 500 euro (in parole semplici, saranno soldi 'persi')
  • se si spende (e dunque si rendiconta) più di 500€, non è stato ancora chiarito se il rimborso avvenga soltanto entro la soglia dei 500 euro o possa essere 'totale', nella misura in cui risulterebbe però ridotto quello dell'anno successivo

Sembra chiaro, dunque, che siano urgenti delle nuove note del Miur per rendere più chiara tutta la questione: innanzitutto, occorrerebbe un modello per la rendicontazione, un modello ufficiale, in maniera tale che le scuole possano avere una procedura 'omologa'; in secondo luogo, occorre dare certezza intorno a tutta la complessa casistica che si aggira intorno al bonus dei 500 euro per i docenti. Per aggiornamenti, cliccate su 'Segui' in alto sopra l'articolo.