Si torna a parlare del bonus di 500 euro disposto da Renzi per la formazione dei docenti e della rendicontazione che dovrà essere presentata entro il prossimo 31 agosto, anche se tale bonus è spendibile entro la stessa data. Per poter usufruire anche per il prossimo anno del bonus, gli insegnanti dovranno quindi rendicontare le spese effettuate nell'anno scolastico 2015/16. Il Miur non ha ancora fornito chiarimenti utili in proposito, ma solo alcune indicazioni generali. Resta il problema della documentazione relativa da allegare al modulo che gli insegnanti dovranno compilare con le relative spese sostenute con i 500 euro stanziati per la loro formazione e degli scontrini non nominativi.
La maggior parte delle scuole ha consigliato ai docenti di farsi rilasciare una fattura intestata al soggetto interessato con una dettagliata descrizione del bene acquistato e con l'indicazione riportata sulla stessa che indica che il prodotto è stato acquistato con il Bonus disposto dalla legge 107/2015, e di scontrini fiscali parlanti con la stessa descrizione analitica del prodotto comprato.Lo scontrino parlante, purtroppo, non sempre viene rilasciato dai venditori.Un altro problema è dato dalla fatturazione differita che può essere emessa solo entro il mese solare in cui il soggetto ha effettuato l'acquisto e registrata entro 15 giorni del mese successivo in cui la prestazione ha avuto luogo, indicando però il mese al quale l'operazione si riferisce
Indicazioni del Miur tardive e conseguenze
Le indicazioni tardive del Miur renderanno, alla maggior parte dei docenti, impossibile produrre tali documentazioni in quanto molti di essi hanno già effettuato le proprie spese con il buono, chi in parte e chi del tutto, e quindi le indicazioni ministeriali non potranno avere un'efficacia retroattiva.
Ci sarebbero anche altre problematiche da aggiungere alle suddette; come infatti dice la legge in merito al carattere probatorio dello scontrino, è impossibile essere certi che il documento sia valido come dimostrazione del pagamento anche se su esso è riportata la dicitura 'pagato' per cui tale scontrino ha un valore di prova presuntiva che è comunque suscettibile di prova contraria anche se ci sono presenti dei testimoni.
A conferma di ciò la Cassazione 2014 definisce lo scontrino fiscale una prova non certa dell'avvenuto acquisto di un bene.
Il rischio dei docenti e la possibile soluzione
I docenti, con tali presupposti, rischiano di vedersi detratto, per il prossimo anno, il bonus da 500 euro, pur non avendone responsabilità. La possibile soluzione per ovviare a questo problema, almeno per quest'anno, sarebbe quello di effettuare una semplice autodichiarazione, producendo scontrini fiscali o parlanti, fatture e ricevute d'acquisto come presunta prova e per il prossimo anno scolastico, cioè dal 1 settembre 2016, fornire a tutti i docenti la card elettronica personale come previsto nella Legge 107/2015 e specificato nel decreto del 23/09/2015.