In attesa di sostenere le tre prove scritte dell'ambito del concorso in magistratura, il Ministero della Giustizia, con un avviso del 24.6.16, ha fornito delle importanti precisazioni sui testi da utilizzare e quindi il materiale ammesso, dovendo essere depositato nei giorni precedenti la prova scritta. Quest’anno infatti il Ministero della giustizia intende rendere più stringenti i controlli, anchedurante lo svolgimento delle prove scritte che si terranno il giorno 5, 6 e 8 luglio 2016. All’attuale concorso, le domande presentante sono circa 16.144.

Le indicazioni ministeriali si soffermano anche sulla redazione dei temi, fornendo utili delucidazioni.

Divieti e controlli prima dell’esame

Fra il materiale non ammesso nelle aule d’esame ci sono appunti personali, libri o pubblicazioni, manoscritti, agende elettroniche, telefoni cellulari, che potrebbero essere utilizzati per trasmettere o memorizzare dati. A tal fine è prevista anche quest’anno la schermatura e i concorrenti potrebbero esser sottoposti a controlli in ogni momento. Non è consentito portare con sé borse, ma sarà consentito portare in appositi sacchetti trasparenti solo bevande e alimenti. Non sono previsti deposito bagagli o servizi di guardaroba.

Sono vietati i codici annotati con dottrina o giurisprudenza, esplicitati per ogni articolo, muniti di schemi, “tabelle” o “mappe” esplicative.

Sono ammessi solo i codici corredati da indici analitico-alfabetici, cronologici e sommario. Anche i codici possono essere controllati tutti i giorni e il giovedì di sospensione. Scatterà una denuncia penale laddove il candidato venisse trovato in possesso di un codice artefatto in modo doloso o sottolineato dallo stesso. Inoltre è vietato usare matite, post-it; occorre usare una penna dello stesso colore per la bella e la brutta copia.

È vietato utilizzare i fogli protocollo per scrivere appunti prima della data di inizio delle dettatura della traccia, a pena di espulsione dalla procedura concorsuale. Terminata la prova, il candidato deve consegnare sia la bella brutta copia e restituire i fogli non utilizzati.

Consigli pratici su come occorre scrivere il tema

Per scrivere un buon tema la prima formula da utilizzare è un linguaggio chiaro e quanto più comprensivo possibile, perché la pazienza dei commissari nel leggere temi complessi è molto bassa. Per ogni argomento occorre selezionare le cose da dire, proprio perché il candidato deve dimostrare di conoscere a sufficienza l’argomento, non necessariamente dovendo sapere tutto. Una buona preparazione di base è quindi essenziale perché poi con il tempo e l’esercizio si impara a ricostruire i vari orientamenti giurisprudenziali anche con la sola logica, in modo poter svolgere il tema con il solo aiuto dei codici a disposizione.

Per ogni istituto giuridico infatti non occorre riportare tutte le teorie, comprese quelle minoritarie.

I principali orientamenti maggioritari sono più che sufficienti. Prima di cominciare a cimentarsi nella stesura del tema, occorre dedicare un po' di tempo sulle modalità di svolgimento dell’elaborato in ogni sua parte per evitare di essere troppo prolissi o troppo sintetici. Prima di fare di scrivere il tema è sempre bene quindi fare una scaletta delle questioni verranno trattate. Nella trattazione del tema seguite il seguente ordine:

  • nozione, definizione e natura dell’istituto;
  • fondamento dell’istituto giuridico e le varie figure affini;
  • principali questioni giuridiche sollevate dall’istituto.

Le citazioni di giurisprudenza e dottrina sono da evitaee, sempre che non si citi una sentenza storica.

È consigliabile consegnare il tema solo se si conosce molto bene l’argomento. Per quanto riguarda la lunghezza, quella media va dalle 4 alle 8 facciate. Per altre info di diritto potete premere il tasto segui accanto al nome