Le ultime novità sulla pensione anticipata al 6 giugno giungono dalle dichiarazioni di Poletti che, in occasione del Festival dell'Economia di Trento, ha ribadito che tra l'elenco delle cose all'ordine del giorno vi è certamente anche la flessibilità in uscita. Il Ministro del Lavoro si è detto convinto che nella prossima legge di Stabilità si riuscirà a realizzare un intervento mirato sulla flessibilità in uscita.
Giuliano Poletti ha poi ricordato la prossima data importante fissata nel 14 giugno, in cui sindacati e Governo torneranno a confrontarsi su lavoro e previdenza. Il tavolo di confronto, ha specificato Poletti, sarà "aperto". All'ordine del giorno, ha spiegato, vi saranno molti punti e non solo la flessibilità in uscita, quel che è certo è che non vi è ancora una proposta definita, perché l'obiettivo, spiega, è davvero quello di confrontarsi realmente con le parti sociali. Certo è, aggiunge il Ministro del Lavoro, che vi sono dei pilastri chiari: la flessibilità sarà possibile solo se sostenibile finanziariamente e se equa.
Poletti ok alla pensione anticipata: ma occorrono misure eque e sostenibili
La pensione anticipata è ormai un argomento entrato nell'ordine del giorno del Governo, lo conferma Poletti nelle sue ultime dichiarazioni pubbliche, l'obiettivo del futuro incontro con i sindacati, che si terrà il 14 giugno prossimo, è proprio quello di cercare soluzioni il più possibile condivise per la flessibilità in uscita. Il tavolo di confronto sarà aperto, vi è assoluta disponibilità a discutere, anche se deve essere chiaro, specifica Poletti, che i disoccupati e i lavoratori che si avvicineranno alle misure di pensione anticipata non potranno essere trattati allo stesso modo, il riferimento è ovviamente alle penalizzazioni che dovranno 'pagare' coloro che opteranno per l'uscita anticipata.
In legge di Stabilità, ha detto certo il Ministro del Lavoro, "riusciremo a realizzare un intervento sulla flessibilità in uscita". Quale sarà è presto per dirlo, anche se pare che la direzione verso cui continui a puntare l'esecutivo resti l'APE, assegno anticipato, una misura che permetterebbe, effettivamente, di scaricare i costi dell'anticipo fuori dalla contabilità pubblica, ma che ad oggi pare aver convinto molto poco sia le parti sociali che i lavoratori che non hanno alcuna intenzione di accendere un prestito con la banca per poter andare in pensione prima.
Voi sareste favorevoli all'APE pur di andare in pensione prima o rimarreste al lavoro, se questa fosse l'unica misura proposta nella prossima Legge di Stabilità? Fatecelo sapere lasciando un vostro commento sotto all'articolo.