Iniziano a vedersi primi risultati del contrasto lanciato dal ministero dell'Istruzione ai professoried al personale Ata che hanno abusato dei permessi accordati dalla legge 104 del 1992, ovvero delle assenze retribuite per disabilità o per l'assistenza a parenti disabili. Oltre all'imputazione di vari reati che vanno dalla truffa, alla corruzione ed al falso, l'incidenza sullamobilità 2016/2017 nella Scuola saràmolto più attenuata. Ad iniziare daAgrigento, provincia nella quale scoppiò il caso due anni fa in una scuola dove quasi la metà dei docenti (settantasu un organico di 170) erano beneficiari della legge 104.

Già nello scorso marzo erano state seicento le revoche in tutta la provincia delle sedi assegnate grazie alle precedenze ottenute in passato grazie allalegge 104: docenti e personale amministrativo furono rispediti nelle sedi che originariamente erano di prima assegnazione.

Abusi legge 104: come stanno avvenendo i controlli Inps-Miur

I controlli si stanno facendo in maniera sempre più capillare grazie alla collaborazione del ministero dell'Istruzione con l'Inps: proprio l'istituto di previdenza sta procedendo, in maniera sistematica, a fare verifiche sulla fondatezza delle motivazioniper ottenereo per continuare a beneficiare della L. 104. Chi utilizza il permesso viene convocato dalla commissione per la visita, il cui esito viene comunicato all'ufficio scolastico competente perterritorio.

Viene, altresì, comunicata anche l'assenza non giustificata. Conseguentemente stanno diminuendo vistosamente le richieste di utilizzo della legge 104 e delle possibili agevolazioni anche in tema di trasferimento.

Mobilità 2016/17 e legge 104

Agrigento è una delle province che il ministero dell'Istruzione tiene sotto la lente di ingrandimento per il fenomeno degli abusi della legge 104.

Non è la sola: nella recente pubblicazione delle regioni dove le cifre sono più allarmanti, l'Umbria figura al secondo posto per docenti con la legge 104 ed al primo per gli Ata.Lazio, Campania, Puglia, Sicilia e Sardegna sono tra le prime. Ma approfittarsi della legge del 1992significa togliere permessi e agevolazioni di mobilità a chi davvero ne necessita a favore di chi non ne ha diritto.

È questa, dunque, la battaglia del Miur che ha avviato già le nuove procedure per la mobilità 2016/17.

Il Giornale di Sicilia riporta, nell'edizione odierna, i numeri dei trasferimenti a seguito dell'intensificarsi dei controlli: per ilprossimo anno scolastico: solo il 6 per cento dei docenti di insegnamento comune, di inglese e del sostegnoavranno benefici sulla mobilità provinciale contro il 70 per cento dello scorso anno. In termini assoluti,solo dodicidipendenti su duecento beneficeranno della 104.